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Cultura

Da Pirro a Palmieri, sulle tracce di un mistero

Domenico Resta e  Federico Pirro

 

Presentato al Centro Studi “La mossa del teschio” di Federico Pirro


Da giornalista a giornalista. Da Federico Pirro a Franco Palmieri. Il primo, un nome del firmamento giornalistico nazionale, il secondo protagonista del noir del primo. È stato presentato a Turi, presso il Centro Studi Matteo Pugliese, nella serata di sabato 26 novembre, l’ultima fatica letteraria di Federico Pirro, “La mossa del teschio”. Ad accompagnarlo in questo percorso di lettura e conoscenza della sua penna letteraria, il collega Vito Catucci, con le letture di Annamaria Cirilli. A dare il benvenuto alla serata, il presidente Domenico Resta.

“Questo di Pirro è un noir che esalta l’onestà, il diritto e la libertà” – incita Catucci all’apertura della presentazione. Un libro che nasconde, dietro il mistero, il desiderio di riallacciare rapporti che la morte ha interrotto. Franco Palmieri, infatti, in occasione della riesumazione del corpo di suo padre, giornalista come lui, perso troppo prematuramente, fa una macabra scoperta: un foro sulla nuca del teschio. A Palmieri non resta che costatare che non essendo suo padre vittima di un omicidio, quel teschio deve appartenere a qualcun altro. Già, ma a chi? E perché si trovava proprio lì? E soprattutto: che fine ha fatto il teschio di suo padre?

Federico Pirro tavolo relatori

Per risolvere l’enigma Palmieri, aiutato da sua moglie Fiorenza, deve ripercorrere la vita del genitore attraverso una documentazione, tra articoli, foto e appunti, conservati nello studio. Il giornalista s’imbatte così in una torbida storia di migranti, appalti e speculazioni dubbie che tramano nel sottobosco della malavita cittadina, che, tra l’altro, ha la protezione dei “poteri forti”. Per sbrogliare la matassa d’inquietanti interrogativi, Palmieri dovrà affrontare ostacoli imprevedibili. Saranno la famiglia e gli amici a dare al protagonista il giusto sostegno per mettere la parola fine alla difficile partita che è stato chiamato involontariamente a giocare.

Una scrittura incalzante, sapientemente alternata a pagine di intense riflessioni interiori, che trascinano il lettore oltre alla risoluzione della misteriosa vicenda, anche a quella dell’arcano legame del sangue, che si tramanda da secoli, tra genitori e figli.

Ma quanto c’è di autobiografico nel testo? Non possono mancare i riferimenti all’attività di cronachista giudiziario che per anni ha visto Pirro protagonista, e che oggi ripercorriamo attraverso le pagine e le vicende di Palmieri. Una carriera, quella del giornalista, che l’autore fa vivere ai suoi lettori con intensità ed emozione, non dimenticando di far suscitare quella suspense che è propria nell’attività giornalistica affrontata vivendo, quotidianamente, situazioni e vicende che si incontrano nelle stanze dei tribunali.

“La mossa del teschio” sembra quasi un testamento del giornalista; un racconto di una vita fatta di ricerca, di storie, di vite spezzate, di situazioni che a volte era meglio non far sapere, di verità che in tanti avrebbero voluto tacere, di fiducie non tradite.

Federico Pirro ha accostato alla brillante carriera di giornalista (prima come corrispondente della “Gazzetta del Mezzogiorno” e “Repubblica”, fino a diventare responsabile di redazione in Rai), quella di scrittore, pubblicando vari saggi di attualità, di storia e romanzi.

 

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