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Politica

Turi accoglie trenta immigrati

 

Tundo: “Io non sono d’accordo, portano prostituzione e droga!”


Il settimo punto all’ordine del giorno nella convocazione recitava semplicemente “interrogazioni”. A parte alcune interpellanze molto rapide di Sandro Laera e Leo Spada, è stato il Sindaco a essere il relatore principale, poiché ha risposto alle interrogazioni che gli erano state poste nel Consiglio comunale precedente, quello dello scorso 7 novembre.

Il Sindaco risponde, tra le altre cose, alla questione riguardante i tabelloni pubblicitari in Largo Pozzi e all’errore relativo al bando per la Polizia Municipale. L’interrogazione di Laera ha, infatti, portato alla luce una presunta irregolarità nel bando, irregolarità che si è dimostrata essere semplicemente un refuso. La dicitura che recitava “non verrà ammesso in graduatoria un punteggio inferiore a 35 punti”, presentava un errore giacché un candidato, anche se avesse ottenuto il massimo della valutazione, non avrebbe potuto superare i 30 punti. Chiariti questi dubbi, vengono comunicati i nomi dei nuovi agenti della Polizia Municipale di Turi: Antonella Di Mola e Leonardo Recchia.

A seguire, Coppi precisa i costi complessivi – 11.664 euro – sostenuti per allestire la tendopoli in favore dei lavoratori stagionali, che erano a Turi per la raccolta delle ciliegie. Iniziativa che è stata apprezzata e ampiamente lodata ma che, come abbiamo avuto modo di spiegare, non ha convinto molti dei turesi.


L’annuncio ‘choc’

Il Sindaco coglie l’occasione per fare un annuncio choc a tal proposito: «Ho appena avuto una telefonata dal Prefetto. Oggi stesso arriveranno a Turi 30 immigrati». La sala consiliare pare ammutolirsi per qualche istante. Il primo cittadino spiega che si tratta di un progetto di integrazione voluto dalla Prefettura, e quindi dal Governo nazionale, per cui ogni Comune della provincia di Bari dovrà accogliere un numero di immigrati proporzionale al numero di abitanti, circa 3 profughi ogni mille abitanti. «Non possiamo sottrarci al nostro compito di ospitalità – commenta Coppi – dobbiamo impegnarci a studiare strategie di integrazione con Associazioni come “Incontrarsi al Sud”. Ce ne dobbiamo occupare, ne abbiamo il dovere».

L’intervento del consigliere Paolo Tundo, che appare sin da subito piuttosto contrariato per la notizia, è un’escalation al limite del “politicamente corretto”: «Ma se si è detto pochi minuti fa che a Turi abbiamo tante famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese!». Il suo intervento si fa sempre più agitato e, paonazzo in viso, urla: «Non condivido questa accoglienza che porta alla droga, alla prostituzione ai furti! E voglio che questo mio intervento venga messo a verbale e inviato a Renzi! Prima le nostre esigenze, e non l’accoglienza a questi». Qualcuno ridacchia e il Sindaco commenta solo: «Paolo, sono quasi svenuto».

Smorzano i toni i consiglieri Laera e Volpicella che raccomandano però che vengano fatti i controlli del caso circa il corretto comportamento delle persone che si andranno a ospitare. «Occorre controllare che il loro comportamento sia conforme ai dettami dell’educazione del rispetto e del decoro, come facciamo noi quando siamo ospiti di altri paesi. Dovremmo tentare di gestire la situazione senza esasperarla» – chiosa la Volpicella. I trenta nuovi arrivati saranno accolti in una struttura ricettiva turese, dopo che il proprietario ha regolarmente partecipato al bando rivolto a privati.

 

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