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Bilancio Festa di Sant’Oronzo 2016: un ammanco di 6 mila euro

Pasquale Di Pinto

 

Il presidente Pasquale Di Pinto attende notizie dall’Amministrazione


Il presidente della festa patronale di Turi Pasquale Di Pinto ha presentato alla stampa, domenica 27 Novembre, il bilancio della festa patronale del 2016. Il risultato di quest’anno, andando a sommare entrate e uscite, è un bilancio con il passivo di poco più di seimila euro. Nonostante sia negativo, questo è un risultato ben diverso da quello dell’anno scorso, in cui il comitato della festa patronale si è ritrovato con un ammanco di ben 26 mila euro.

Il dato importante che possiamo leggere dal bilancio presentatoci, è quello delle offerte dei cittadini. Quest’anno ci sono stati quasi 65 mila euro di offerte, che più o meno è lo stesso dato delle feste del 2013 e del 2014. La differenza sostanziale è rappresentata dalle offerte versate dai cittadini nel 2015, che ammontavano a circa 40 mila euro, parecchio al di sotto delle aspettative. Il dato del 2016 è inoltre condizionato dalla questua falsa avvenuta in estate, che ha sicuramente ridotto il potenziale massimo che si poteva raggiungere.

“L’anno scorso c’è stata una quasi totale mancanza d’adesione da parte dei commercianti – commenta il presidente – questo, sommato alla mancanza d’adesione di alcune famiglie turesi, ha comportato un ribassamento importante dell’offerta totale dei cittadini”.

In buona sostanza, il presidente Di Pinto sostiene che, se nel 2015 non ci fosse stato tutto quell’accanimento contro la scelta della sua nomina come presidente della festa (che infine è stata una scelta condivisa tra potere politico e potere religioso) ma soprattutto contro la sua persona, le cose sarebbero andate diversamente. Ma purtroppo i tempi stanno cambiando, e la cittadinanza non sostiene più la festa patronale, ma il presidente del comitato che la organizza, quindi questo va a far nascere problemi politici e di antipatia nei confronti degli organizzatori.

Ora questo debito complessivo di circa 32 mila euro è tutto a carico del presidente della festa patronale, e Di Pinto non capisce perché, dopo che sono state dette “certe cose”, non venga convocato in Comune per discuterne.

Chi sarà il presidente della festa dell’anno prossimo è ancora un’incognita, con Pasquale Di Pinto che non ha ancora le idee chiare su quello che farà, dato che sta ancora ovviamente aspettando delle risposte da parte dell’Amministrazione, soprattutto sul fatto che gli era stato promesso un “risanamento” che non è ancora avvenuto, e chissà se avverrà mai.

 

Bilancio festa patronale 2016

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