Consiglio Comunale con un ‘fuori onda’
Il Sindaco riceve una telefonata dal Prefetto e annuncia: “A Turi stanno arrivando 30 immigrati”
Il Consiglio Comunale dello scorso 29 novembre, convocato primariamente per la necessaria approvazione della variazione di Bilancio, si è svolto seguendo un copione più o meno già visto: da un lato l’opposizione accusa l’Amministrazione di immobilismo; dall’altro l’Amministrazione, con pacatezza, rassicura. Nel mezzo qualche siparietto “a canovaccio” ed una sorpresa dalla Prefettura di Bari.
Mensa e diritto allo studio. La “maestrina” e il “ragioniere”…
Procediamo con ordine. Il primo punto all’ordine del giorno licenzia il Piano regionale per il Diritto allo Studio. L’Assessore alla Pubblica Istruzione, Giusy Caldararo, asserisce che tra i vari progetti previsti nel Piano si impegneranno a realizzare tutti gli interventi possibili in relazione all’ammontare dei fondi che la Regione destinerà al Comune di Turi. Nella discussione che ne segue, i toni cominciano a scaldarsi: Laera dà della “maestrina” alla Caldararo, che ricambia invitando il consigliere a non fare il “ragioniere”. Il Sindaco richiama all’ordine i due contendenti: è passata appena mezzora dall’inizio del Consiglio e già sono volati i primi insulti. Il Piano Studio porta a parlare anche del servizio mensa. Commentando la Caldararo, che asserisce che quest’anno si intende sanzionare e individuare i genitori che non pagano il servizio, il consigliere Tundo si lancia in un intervento un po’ viziato di populismo: «Cosa ne sa che sono evasori e non povera gente che non arriva a fine mese?».
Assestamento di Bilancio e Programmazione
Licenziato il Piano del Diritto allo Studio, si procede con l’approvazione del debito fuori bilancio (6.400 euro rivenienti da un contenzioso con una ditta edile) e con la discussione sulla variazione di bilancio, causata principalmente della necessità di sostituire la dotazione hardware degli uffici. Le contestazioni polemiche vengono zittite sul nascere dall’inattaccabile intervento del Sindaco Coppi, che ricorda a tutti che in due anni e mezzo di governo cittadino questa è la prima variazione proposta.
Terzo punto all’ordine del giorno: ancora variazione di bilancio. Se delle spese sono aumentate ad altre si rinuncia: Vito Notarnicola spiega che si è proceduto ad una ricognizione e una selezione delle opere pubbliche che potranno essere davvero realizzate entro il 31 dicembre, dando priorità alla risoluzione dei problemi inerenti la viabilità.
Il quarto punto all’ordine del giorno prevede l’approvazione del DUP (Documento Unico di Programmazione). Si tratta di un nuovo strumento per la programmazione strategica e operativa degli Enti locali. L’approvazione avviene tra numerose eccezioni sollevate dall’opposizione. In primis, il consigliere Paolo Tundo insiste sull’atto mancante per sbloccare l’iter del Distretto socio-sanitario di via Conversano; il Sindaco Coppi assicura che si provvederà nelle prossime settimane, sottolineando che “per fare quell’atto, non serve un euro”. In questa discussione “minestrone”, Sandro Laera propone di donare il gettone di presenza a favore dei terremotati e tutti approvano. Voto unanime anche sulla volontà di ampliare l’offerta formativa dell’Ites Pertini, attivando il Liceo Linguistico. La proposta, elaborata dalla Commissione competente, dovrà ricevere l’approvazione dalla Città Metropolitana.
Migranti. Tundo va alla carica. Coppi: “Paolo, sono quasi svenuto”
L’assise si avvia a conclusione con la presentazione delle interrogazioni. In verità, salvo qualche interpellanza flash di Laera e Spada – che, come è ultimamente strana consuetudine dell’Amministrazione, avrà risposta solo durante il prossimo Consiglio – i lavori sono occupati interamente dalle risposte del Sindaco in merito alle interrogazioni dello scorso Consiglio. Un modo di fare piuttosto macchinoso: le interrogazioni perdono di attualità e si discute qualcosa che chi ascolta ricorda solo in parte.
Il momento più significativo, forse dell’intero Consiglio, arriva quando Coppi, dopo aver ricevuto una telefonata dal Prefetto, lancia il suo “fuori onda”: nella stessa giornata arriveranno a Turi 30 immigrati che saranno accolti dalla struttura Holiday Inn. Si tratta di un progetto di accoglienza che il Prefetto, e quindi il Governo, impone ad ogni Comune sulla base del numero di abitanti. C’è stato un bando rivolto a privati a cui il proprietario della struttura ricettiva turese ha partecipato. E mentre il primo cittadino invita a studiare strategie di programmazione, Paolo Tundo scoppia in un intervento decisamente sopra le righe: «Non condivido quest’accoglienza che porta a furti, droga e prostituzione!». L’eccessiva enfasi di Tundo, ben oltre il limite del “politically correct”, fa scappare qualche risatina e il Sindaco si limita al laconico commento: «Paolo, sono quasi svenuto».