Facebook al veleno, scontro tra Pedone e Spada
“Ipocrita e ingrato!”. E impazza la polemica
La politica turese, dopo un Consiglio Comunale pieno di buoni intenti, dismette i panni della diplomazia e si caratterizza per l’ennesimo attacco frontale. Ci riferiamo al botta e risposta, virtuale e rigorosamente via Facebook, tra il consigliere Leo Spada e Gianvito Pedone, delegato alla Polizia Municipale e alla viabilità.
Lo scambio di messaggi
Qualche giorno fa, Gianvito Pedone (Sel) posta una sua considerazione: «Mi chiedo, perché su Facebook scrivono di tutto di più e per strada abbassano la testa?». Non si fa attendere la replica – inaspettatamente dura – di Leo Spada: “Forse perché non meriti di essere guardato in faccia, ipocrita e ingrato. Puoi tranquillamente scrivere quello che vuoi, io la critica l’ho sempre accettata tu… Turi e i turesi sono la prova di quello che affermo».
Leo Spada all’attacco…
Cerchiamo di farci spiegare questo vero e proprio attacco pubblico dall’ autore stesso del commento “al veleno”, il Consigliere Leo Spada. «Io non ho una grossa stima politica, sottolineo politica e non personale, di Pedone: lo voglio precisare anche se so che qualcuno poi se la prenderà sul personale. L’altro giorno lessi un commento di Pedone che diceva che “per strada le persone non ti guardano in faccia mentre su faceebook ti attaccano” . Io molto sarcasticamente gli ho risposto che non merita di essere guardato in faccia». Dopo averci riepilogato la vicenda, Spada si lancia in una discutibile generalizzazione: «Purtroppo ci ritroviamo ad amministrare insieme; il problema è che io, al contrario di quelli di sinistra, sono abituato a guardare a tutto tondo l’Amministrazione. Con certa gente non ci si trova, ovvero ognuno di loro ha mal interpretato il concetto di amministrare». Spiega poi la critica mossa a Pedone, il quale non avrebbe accettato un suo suggerimento attinente una questione relativa alla delega alla Polizia Municipale. «Se sei dentro la macchina amministrativa – aggiunge Spada – non puoi occuparti solo e soltanto della tua delega, perché fare amministrazione non è pensare al proprio orticello ma avere una visione più ampia. Se vedo che il mio collega, delegato alla Polizia Municipale, fa qualcosa che non va e vado in suo soccorso, non devo trovare davanti a me un muro. Se mi dici “tu occupati dei fatti tuoi”, è chiaro che io mi innervosisco. Tu stai amministrando la cosa pubblica, se io mi accorgo che c’è qualcosa che non va tu non puoi dirmi “fatti i fatti tuoi”».
Il “mulo” Pedone e l’amministrazione ‘scansafatiche’
Il consigliere Leo Spada appare davvero contrariato e, dopo aver pittorescamente paragonato Gianvito Pedone ad un mulo, non risparmia critiche neppure all’Amministrazione Coppi, accusando i suoi componenti di non lasciare spazio ai consiglieri di opposizione: «Non mi hanno fatto mai amministrare e hanno sempre fatto in modo che tutto quello che io dicessi o facessi, persino dimostrassi con tanto di prove, fosse sistematicamente occultato e ostacolato». Ne ha anche per il Sindaco Menino Coppi: «Il Sindaco va avanti a sopravvivere, vuole solo arrivare ai sessantacinque anni e vuole andare in pensione. Intanto si è messo in aspettativa dal suo lavoro di psicologo presso un centro di Laterza. Il concetto di lavoro è lontano anni luce dal Sindaco e dai suoi. Loro danno solo la parvenza di lavorare ma non sanno cosa significhi».
Parole dure quelle di Spada, che si è sfogato così ai nostri microfoni. Noi ci auguriamo che, per il bene della cittadina, queste divergenze possano appianarsi. D’altronde, sempre su Facebook, sono in molti ad irritarsi per questo ennesimo show offerto dalla politica locale. Ed infatti qualcuno, commentando il famoso post, asserisce: «Cari signori rendetevi conto… su facebook addirittura… Capisco che non esiste più un ideale politico… però così umiliate anche gli elettori. Scusate se mi sono permesso. Buona serata a voi».