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“Il barboncino deve pagare!”

Milo


Paga il biglietto per salire in navetta
La disavventura di Milo a “Novello sotto il Castello”


Un sabato sera un po’ costoso per un amico a quattro zampe di Turi che con i suoi amici umani aveva deciso di trascorrere la serata nella vicina Conversano e brindare al “Novello sotto il Castello”.

Certo con lui era un po’ difficile parlare, quindi ci siamo rivolti alla sua padroncina, Angela Ritella, con la quale abbiamo ricostruito l’assurda disavventura del piccolo Milo. “Non riuscivamo a trovare il posto per la macchina – ci spiega Angela – così abbiamo deciso di tornare in via Turi e prendere la navetta che ci portasse direttamente alla festa”.

Nel freddo della serata, Milo e i suoi amici hanno atteso l’arrivo della navetta. “Ci accingiamo a salire, io ero la penultima. Appena salita con il cane in braccio, mi ferma l’autista e mi dice che dovevo fare il ticket anche per Milo. Credevo fosse uno scherzo, infatti gli ho sorriso e gli ho detto che effettivamente mancava anche quello! Col sorriso mi diressi a prendere il posto a sedere”. Ed è a questo punto che arriva l’incommentabile richiesta. “Signora – subito tuona l’autista – scusi non sto scherzando! Deve fare il biglietto anche al cane perché anche gli altri prima di lei hanno fatto lo stesso!”. “Ho pagato il biglietto anche per il cane e mi sono andata a sedere con Milo in braccio. Nella navetta tutte le persone si guardavano sconcertate e sbalordite commentando la vicenda dicendo che era praticamente assurdo”.

Nello stupore di tutti, anche Milo, un barboncino trattato da umano, ha usufruito del trasporto della navetta per arrivare alla festa e brindare al Novello. I commenti si sono sprecati sia tra gli amici umani di Milo che tra gli altri passeggeri della navetta, giudicando assurdo come si potesse speculare su una situazione simile. “Se fosse stato un cane di grossa taglia, ci stava pure! Ma un barboncino nano in braccio non mi sembra giusto!” – chiude Angela, mentre esprimere il suo sconcerto su Facebook, ricevendo numerosi consensi alla sua disapprovazione.

C.D.

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