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Politica

I Turesi accusati di moralismo e razzismo da un’ Amministrazione discriminante

La tendopoli allestita a Turi

 

Cari Cittadini, sull’onda della discriminazione fatta nei confronti degli esercenti che hanno protestato per l’aggiudicazione in “trattativa privata” ad un esercente per la ricarica del conto mensa dei bambini, proseguiamo nell’osservare da un altro punto di vista la virtuosità della nostra Amministrazione messa in campo per la tendopoli costata a Noi cittadini 11.468 euro.

Partiamo da quanto letto sui nostri giornali, l’Assessore Caldararo dichiarò, spiegando all’Opposizione di questa Amministrazione, che i famosi 11.468 euro dovevano essere spesi metà per il trasporto delle tende ed i restanti per l’igienizzazione e la pulizia quotidiana dei container, ai servizi idraulici ed elettrici e infine per la sanificazione delle tende, quando sono state smantellate e trasferite al campo di Nardò.

Sempre sui giornali abbiamo letto una dichiarazione del Consigliere di Maggioranza Sig. Notarnicola: “Le aziende fanno difficoltà a trovare manodopera, facciamo solo del moralismo e razzismo. Questo è il primo caporalato, quello del pregiudizio”

Tutto questo per risolvere i problemi del settore cerasicolo per la raccolta delle ciliegie. Quindi noi non stiamo risolvendo il problema per accogliere dei profughi, ma per garantire ad alcuni del settore cerasicolo una manodopera proveniente da ogni dove, denominati immigranti (alcuni di questi già in Italia da anni e residenti altrove), pronta ad accettare del lavoro anche sottopagato. In pratica un problema legato solo ad una imprenditoria che da anni non riesce a coalizzarsi per definire delle regole di mercato, come quella anche dell’assunzione della manodopera stagionale, dobbiamo essere Noi cittadini, con i nostri soldi, a risolverlo, persino sentendoci dire dal Consigliere che: noi Turesi facciamo “del moralismo e del razzismo”.

Vogliamo ricordare che il nostro paese accoglie circa 522 immigrati, regolarmente iscritti all’anagrafe e perfettamente integrati nel nostro paese, a dimostrazione che Noi Turesi siamo gente cordiale e generosa da sempre, non abbiamo bisogno che ce lo dica il Prefetto. Inoltre, la nostra accoglienza è riservata ai profughi, quelli che scappano da guerre, come accaduto ai nostri anziani che hanno vissuto la guerra e la fame. In riferimento alle aziende che non trovano manodopera, come affermato dallo stesso Consigliere Notarnicola, non è vero: a detta degli stessi operatori corretti del settore, la manodopera c’è, ma alcuni loro colleghi preferiscono quella offerta dagli extracomunitari di passaggio perché possono sotto pagarla. Quindi non camuffate sotto il problema dell’accoglienza i problemi legati al solo settore cerasicolo e non della Comunità tutta.

Noi del Movimento saremo sempre vicini agli extracomunitari che sono da tempo regolarmente nel nostro paese, a coloro che sono veramente profughi e a quegli extracomunitari che si accollano le spese di trasferta compreso il vitto e alloggio per lavorare nel nostro paese. Se questa tendopoli è lecita per risolvere i problemi di un determinato settore, un giorno si potrebbe “svegliare” un gruppo di imprenditori edili e pretendere una tendopoli per accogliere una propria manodopera prestata da immigrati di passaggio.

Il problema non si può risolvere solo allestendo tendopoli, l’Amministrazione dovrebbe convocare gli operatori del settore per capire come risolvere i loro problemi. Per esempio, alcuni ci hanno dichiarato che una volta le ciliegie venivano raccolte con frequenza periodica, invece adesso alcuni cercano di raccogliere in un paio di giorni tutto il raccolto, pur di consegnarlo prima degli altri alle Società di lavorazione, sia per ottenere un prezzo di vendita più vantaggioso e sia per non trovarsi in una situazione di mancanza di richiesta per saturazione del mercato. Naturalmente questa fretta nella raccolta provoca un rastrellamento delle risorse disponibili per la raccolta da parte del caporalato.

In definitiva Noi rispondiamo che questa Amministrazione è ancora una volta discriminatoria nei confronti degli altri settori non cerasicoli, discriminatoria nei confronti degli immigrati già integrati, discriminatoria nei confronti dei profughi che hanno reale bisogno di accoglienza, discriminatoria per tutti coloro del settore cerasicolo che rispettano le regole e si accollano le spese di vitto e alloggio dei propri lavoratori stagionali. E, non meno importante, questa Amministrazione è complice di un caporalato che aspetta a braccia aperte queste persone di passaggio, con il rischio di far diventare questo paese un’altra Santa Maria Capua Vetere.

Movimento Civico Azione Popolare:”Angelo Genghi”

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