Il maestro Basile conquista Conversano
“In fini funi”, l’installazione artistica che rompe schemi e convenzioni
È una scossa all’anima, alle ottuse convinzioni, rompe i credi comuni, smuove le intelligenze. Ancora una volta Alessandro Fabio Basile colpisce e fa riflettere con la sua arte, tutta meditativa e interiore, in un’atmosfera anche questa di rottura rispetto al contesto in cui nasce.
Nelle fredde serate di Novello sotto il castello, a Conversano, dall’11 al 13 novembre, l’artista turese ha esposto “In fini funi”, installazione voluta dal Centro Siddharta.
“La fune è sottile, sempre più tesa. Rischia di rompersi da un momento all’altro sull’orlo di un pozzo senza fondo. La fune è un tutt’uno di fili, l’umanità è un tutt’uno di uomini, entrambe possono (r)esistere se l’uno rimane aggrappato all’altro. Se l’uno e l’altro, insieme, tendono la mano per fermare la rottura”.
Lenzuola appese nel “Giardino dei limoni”, presso il Monastero di San Benedetto, rivolgono il loro sguardo ad un bozzolo appeso ad un albero, a rappresentare quella speranza di salvezza di un’umanità sino ad ora rinchiusa nella sua fragile convinzione. Sono pensieri vitali, sono grida e forza, quelle che si sprigionano dalla sua installazione artistica e che smuovono, con un’arte che emoziona e sconvolgere, quella “carne da macello” così labilmente appesa ad un filo, e non si rende conto di quanto sia facile che questo si spezzi.
C.D.