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Libriamoci… Maratona di lettura al Comprensivo

libriamoci turi 2016 (10)


Una settimana di lettura con nonni, professionisti ed insegnanti


È al suo secondo anno, l’Istituto Comprensivo di Turi, impegnato dalla scorsa settimana nel progetto Libriamoci. Tanti i libri letti, commentati, analizzati. Tante le riflessioni scaturite, come numerose sono state le curiosità dei bambini dei tre ordini di grado.

Non solo docenti di passate generazioni, ma anche personalità illustri della nostra cittadina e i nonni, hanno per un giorno ricoperto il ruolo di insegnate e accompagnato i ragazzi nella lettura.

Dal dott. Pietro Risplendente a Rosanna Camposeo, da Andrea Tardi a Giulia Tinelli a Gregorio Cervellera, dalla Prof.ssa Lilly Susca all’Avv. Rino Romanazzi a tanti nonni, tutti impegnati a far conoscere ed apprezzare il libro e la lettura, con un occhio particolarmente attento nei confronti della Costituzione, della legalità e della bellezza del perdono.

Una maratona di lettura che unisce tutti gli studenti d’Italia ad un’iniziativa culturale del MIUR che mira a creare giornate di lettura nelle scuole.

“Quest’iniziativa vuole avvicinare alla lettura il mondo della scuola, da quella dell’infanzia alle secondarie: scrittori, autori, uomini politici, sportivi, giornalisti, artisti, personaggi della cultura e dello spettacolo, insegnanti, nonni e genitori entrano nelle aule scolastiche per leggere ad alta voce i libri che più li hanno appassionati”. “Il libro deve diventare il nostro e il vostro amico” – ha quindi aggiunto la preside, professoressa Patrizia Savino, accogliendo i numerosi ospiti che hanno abitato i plessi scolastici, disponibili a leggere ai ragazzi.

Studenti sempre più estranei alla carta e sempre più abituati a trascorrere il tempo libero davanti ad uno schermo, che si tratti di smartphone o di computer. Ragazzi ormai incapaci di trascorrere qualche tempo davanti ad una pagina scritta, piuttosto che davanti ad immagini o emoticon.

“Incentivare la lettura ed incentivare l’ascolto” – ha così suggerito la preside Savino, lasciando gli ospiti al loro pubblico di studenti.

Durante le ore mattutine, i corridoi e le aule dei plessi sono stati utilizzati per leggere ad alta voce brani scelti sia dai docenti che dagli studenti stessi. Una vera e propria “maratona” di letture, anche recitata, in grado di coinvolgere attivamente gli studenti. Una settimana intensa, coinvolgente e innovativa resa possibile dall’impegno della popolazione studentesca, che è servita a sperimentare il piacere di avere della carta scritta fra le mani per percepirla e cercare di trarre da essa tutto ciò che ci vuole comunicare, anche a distanza di secoli.

“Un tentativo per catturare nuovi lettori”, così come scritto sul sito web dell’evento. Che poi sia la scuola a voler promuovere questo tipo di lettura durante l’orario scolastico, ci fa capire tante cose. Ci fa capire come le nuove generazioni siano distratte da quegli schermi luminosi con cui conviviamo e come spesso percepiscano la lettura solo come un’attività collegata allo studio scolastico. Che si legga in piedi davanti ad un leggio, come in passato si era soliti fare, o che si legga in silenzio, comodamente sdraiati sul proprio divano nell’intimità della propria casa, come Calvino ci insegna; che si legga di cavalieri, dame, imprese eroiche o che si legga di giovani maghi di fine XX secolo, la lettura non perde la propria magia e il proprio potere. Essa permette di “librarsi” al di sopra della quotidianità, come suggerisce il gioco di parole presente nel titolo. “Librarsi” non per distaccarsi completamente dal mondo terreno, ma per poterlo guardare dall’alto nella sua complessità, da un nuovo e migliore punto di vista. Come Pasolini continua a dire ad ognuno di noi, “puoi leggere, leggere, leggere, che è la cosa più bella che si possa fare in gioventù: e piano piano ti sentirai arricchire dentro, sentirai formarsi dentro di te quell’esperienza speciale che è la cultura”.

E a chiudere questa settimana di lettura, sono intervenuti i Disjadisce con la rappresentazione di una commedia in vernacolo turese, magistralmente diretta da Pasquale Del Re e realizzata nella mattinata di venerdì 4 novembre.

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