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La storia infinita delle case popolari

Pedro


Di chi è stato il merito del bando? Ricostruiamo un po’ la vicenda

 

Era dal 1996 che a Turi non c’era una gara per l’assegnazione delle case popolari. Quando poi, nel 2014 finalmente, qualcosa si è mosso in tal senso, ecco che si è alzato il polverone di polemiche su di chi fosse in realtà il merito. Roba da bambini dell’asilo. Il bando, a un certo punto ed al di là di chi è stato il vero artefice, è uscito.

 

La polemica infinita

Pochi giorni fa, dalle pagine del nostro giornale, è scoppiata una nuova edizione della vecchia polemica riguardante di chi sia veramente il merito del bando, se di questa o della scorsa Amministrazione. Due settimane fa infatti, Isa Schettini, ex consigliera della Amministrazione Resta ha ricordato a tutti di essere stata lei ad aver gettato le basi per il bando: i meriti – si lamentava lei – se li stanno prendendo i Consiglieri di quest’Amministrazione. All’epoca, nel 2014, da un punto di vista economico lavorò, in verità, Isa Schettini, Mariangela Volpicella e Antonio Tateo. Antonio Tateo, in particolare, aveva nelle mani il bilancio del Comune. La settimana scorsa Carmine Catalano, che fa parte del Comitato Turi Futura commenta l’articolo apparso sul nostro giornale asserendo che il merito per il progetto case popolari era suo dal momento che aveva pressato sulla necessità di avere le case popolari, se pur nelle vesti di semplice cittadino.

 

Antonio Tateo. Breve cronistoria

Per chiarire la vicenda questa settimana abbiamo interpellato l’ex Consigliere dell’Amministrazione Resta con delega al Bilancio che allora si occupò della vicenda proprio da un punto di vista “economico”.

Tateo ripercorre con grande dovizia di particolari tutta la storia relativa alle case popolari. «Il Comune era proprietario di case e nel lontano 2003 queste furono assegnate. In seguito a questa assegnazione le famiglie sono rimaste in queste case ma qualcuno pagava il fitto, qualcuno lo pagava in ritardo, qualcuno non lo pagava affatto. In tutti questi anni le condizioni che all’epoca erano oggettive per avere queste case, come una particolarmente disagiata condizione economica familiare, sono venute meno. La situazione era cambiata già sotto l’Amministrazione Gigantelli sia sotto l’Amministrazione Resta. Ciò che si doveva fare era cercare di ricondurre le famiglie a far pagare il fitto che tra l’altro era qualcosa di simbolico. Sono state pertanto inviate lettere di sollecito. L’obbiettivo dell’allora Amministrazione Gigantelli e poi Resta era quella di recuperare i quattrini».

Riferendosi all’attuale Amministrazione Antonio Tateo “dà una sferzata”: «Ciò che questi Amministratori dimenticano è che l’Amministrazione Resta pur avendo amministrato solo sedici mesi ha fatto cose numerose, di qualità e superiori rispetto a quelle che sono riusciti a fare loro in due anni e mezzo; in sedici mesi è stato possibile riprendere questa questione e di mettere nuovamente a bando le case anche perché parecchi avevano perso i requisiti.

Ovviamente, un bando non si fa da un giorno al’altro: «Il bando viene messo in itinere e bisogna finanziarlo; affidammo il bando ad un ente esterno e nel 2014 fu messa a bilancio la spesa: il bilancio era pronto, con le voci di spesa definite. La parte finanziaria per coprire questo fu prevista nel Bilancio, anche se poi cadde l’Amministrazione. La Schettini invece, insieme con il Sindaco Resta fece un’altra opera importante: c’erano delle case che erano state ristrutturate ma non si era andati avanti nell’assegnazione delle case, parlo di quelle case sopra il chiostro dei francescani. Non erano state assegnate perché ci si era reso conto che quelle erano case erano un ex ospedale che mal si prestava a una condivisione di spazi comuni, immaginando che sia un po’ difficoltoso far convivere famiglie di bassa estrazione sociale (pur rendendomi conto che liti e omicidi capitino anche tra le famiglie più altolocate).

Su questa problematica, all’interno della Amministrazione Resta c’erano delle posizioni differenti: io stesso ero contro l’utilizzo per uso residenziale della zona, ma comunque aiutai in quel progetto perché facevo comunque parte dell’Amministrazione».

 

Di chi è il merito?

Possiamo dunque affermare che è stata l’Amministrazione Resta a gettare le basi per questo bando? «Assolutamente sì! il Sindaco – chiosa Tateo – era favorevolissimo e se pur io avevo delle perplessità circa la zona, mi impegnai a trovare i quattrini per ristrutturare la zona, come fece anche Tundo, la Volpicella, la Schettini. Caduta l’Amministrazione, ovviamente non si è potuto continuare.

 

Incredibile ma vero, le case popolari non sono state ancora assegnate

A raccontarcelo l’attuale consigliere Paolo Tundo, che spiega come, nonostante le sue diverse sollecitazioni in Consiglio Comunale, la questione case popolari non sia stata ancora definita. Accusa Tundo: «Ho trovato in Consiglio l’Assessore Zaccheo ed il Sindaco Coppi piuttosto vaghi; sembra non si vogliano impegnare nel trovare soluzioni: eppure ciò che manca è solo manca è l’atto notarile per cedere l’area; è una cosa banalissima!».

Al di là delle illazioni o delle veloci conclusioni a cui si può arrivare, sarebbe meglio capire qual è l’ostacolo che impedisce di offrire un servizio così, purtroppo, necessario per alcune famiglie turesi. 

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