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Pasquale Di Pinto “minaccia” Sant’Oronzo

Sant'Oronzo 2017 Coppi e Di Pinto

Sant’Oronzo e la strategia della tensione.

 

La mattinata della fiera è stata sconvolta da un andirivieni di chiacchiere e voci.

Sembra che il presidente della festa Pasquale Di Pinto, probabilmente in un momento di sconforto o di rabbia, scoraggiato dai pochissimi soldi raccolti nella questua, abbia minacciato e poi cominciato a “disdire la festa”.

Complici i social network, tale minaccia si è diffusa nel paese, provocando le più differenti reazioni da parte di tutti i turesi. Pare che, in pieno accordo con il Sindaco e l’Arciprete don Giovanni, il presidente abbia alzato la voce per risvegliare un senso di attaccamento alla festa e “convincere” i cittadini a contribuire alle casse del Comitato.

Inoltre a due giorni dalla festa, pare che il Presidente sia stato spinto dal primo cittadino a creare la solita emergenza ad hoc, per giustificare una delibera lampo che sblocchi i finanziamenti all’amico Pasquale in disaccordo con l’intera maggioranza. Una specie di strategia della tensione con l’obiettivo di approvare la delibera.


Ricordiamo le parole del Sindaco Coppi…
“È anche molto importante sottolineare un altro aspetto fondamentale, che prima che si cominciasse a parlare di persone, due erano gli elementi chiarissimi: il Comune di Turi, come negli ultimi due anni, non avrebbe messo un euro per la festa di Sant’Oronzo; qualsiasi fosse stato il presidente designato, avrebbe dovuto presentare un bilancio, come successo nei due anni precedenti”.

Se questo tentativo di “sciacallaggio” sembra l’ipotesi più accreditata, è invece certo che già alcuni spettacoli, primo fra tutti quello della Conturband previsto per questa sera, siano stati annullati.

Tuttavia ci si domanda. Perché don Giovanni ha riconfermato Pasquale Di Pinto nonostante il fallimento dello scorso anno? E soprattutto come mai i fratelli Topputi sono riusciti ad organizzare una festa molto più grande e costosa chiudendo i bilanci in attivo?

Ogni turese, ovviamente, farà la sua parte senza tirarsi indietro e come ha sempre fatto… ma prima di disdire la festa… non sarebbe meglio “disdire” un solo presidente?

Vi terremo aggiornati.

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