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Colpo di scena della maggioranza sull’antenna di via Mola

Antenna di via Mola


“Questa è la posizione che ci aspettavamo”

 

Permesso di costruire e silenzio assenso. Il primo punto all’ordine del giorno del Consiglio tenutosi mercoledì 22 giugno ha riguardato la “costruzione dell’infrastruttura di comunicazione elettronica a servizio degli operatori di telecomunicazioni in via Vecchia Mola”, dopo che l’opposizione ne aveva fatto ufficialmente richiesta. Prima di iniziare la discussione, Laera chiede che sia presente anche l’ing. Di Bonaventura a cui rivolge una serie di domande. Per prima cosa, il consigliere di opposizione chiede se il manufatto, attualmente sotto sequestro, sia stato assoggettato a permesso di costruire (considerate anche le grandi dimensioni). Di Bonaventura risponde affermativamente, “è stato considerato il permesso di costruire”, facendo ricorso a una serie di leggi e disposizioni. Laera torna poi sull’ argomento “silenzio-assenso”: “Ingegnere, Lei non si è pronunciato dato che vi erano tutti i permessi per costruire”, però, nella relazione tecnica fornita dal Caposettore al Sindaco, lo stesso avrebbe scritto che il “silenzio-assenso” varrebbe nel caso in cui non sussistano “vincoli di assesto idrogeologico”. “Ingegnere, Lei era consapevole del rischio idrogeologico?” – chiede ancora Laera. Ne viene fuori un altro intervento “tecnico” dell’ing. Di Bonaventura, da cui emergerebbe che per la zona in questione si debba parlare in termini di “pericolosità idraulica” e non di prolungamento della Lama Giotta. E a riguardo, spiega l’ingegnere, “l’Autorità di Bacino è l’unico Ente che può esprimere un parere”. Le spiegazioni di Di Bonaventura sembrano non convincere il consigliere di Fratelli d’Italia, il quale afferma più volte di “non vedere i margini per andare ad installare l’antenna in quel luogo”.

L’ordine di demolizione. “Cosa stiamo aspettando per l’ordine di demolizione?” – chiede sempre Laera. Dalla risposta del Caposettore dell’ufficio addetto all’urbanistica, la risposta starebbe nelle lungaggini burocratiche che vedrebbero susseguirsi una serie di notifiche che ancora non arrivano al Comune di Turi: la richiesta di demolizione dovrebbe essere infatti inviata al Comune di Turi a quello di Milano, che dovrebbe poi notificarla (tramite messi comunali) all’azienda titolare che ha sede in quella città, in via Gallarate, per poi attendere una risposta.

La mancanza di controllo politico. Sul banco di accusa è ancora una volta la politica, quella al potere. “Si effettua il sopralluogo solo dopo che è sorta l’illegittimità. Si evince ancora una vola la mancanza di controllo politico. I lavori pubblici sarebbero abbandonati a se stessi se non ci fossero le sollecitazioni dei cittadini, dei consiglieri e delle autorità competenti”. Una considerazione che più avanti nel dibattito farà anche il consigliere di opposizione Birardi.

I tumori in aumento. Il consigliere di opposizione Birardi, che è anche un noto medico turese, espone la questione da un punto di vista sanitario, parlando del tasso di tumori in aumento nella popolazione turese, anche tra bambini. Per questo ha ricordato di un Consiglio comunale “ad hoc” tenuto dall’Amministrazione precedente, di un comitato di mamme e di alcuni “soldi nel cassetto” per la realizzazione di un PIC (Piano di localizzazione delle stazioni radio base per la telefonia mobile, approvato dalla Giunta Comunale con delibera n. 110 ad agosto 2013). Birardi poi accusa Sel e Rifondazione Comunista, le quali hanno sempre dichiarato di avere a cuore le tematiche ambientali, di essere rimasti “silenti e appiattiti di fronte alla posizione dell’Amministrazione”. La vicesindaco Orlando risponde di non essere stata passiva, ma di aver più volte chiesto spiegazioni all’ing. Di Bonaventura e, in aula, ripropone le sue domande. Secondo Birardi questo non è bastato: “Se non fosse stato per i Carabinieri e i cittadini, la politica non avrebbe fatto niente”.

La relazione della Zaccheo. Tundo chiede alla Zaccheo cosa ne pensa, “per capire da parte sua come intende procedere politicamente per salvaguardare la salute e l’ambiente. La consigliera legge una lunga relazione che però non convince l’opposizione. A ribattere è il suo collega, il dott. Birardi: “Ai fini pratici, cosa interessa a una mamma di questi numeri?”

A breve una ricognizione di tutte le antenne presenti sul territorio. Prima del Pic, spiega il sindaco Coppi, si procederà ad una ricognizione di tutte le antenne di telecomunicazioni presenti sul territorio turese e al controllo delle emissioni delle onde elettromagnetiche. La determina che permetterà di vederci più chiaro in tema di emissioni sarebbe già pronta. A seguire ci vorrà un mesetto e mezzo circa per concludere il lavoro. Poi si procederà all’attuazione del Piano di localizzazione delle stazioni radio base per la telefonia mobile.

La proposta della maggioranza approvata all’unanimità. Al termine degli interventi, la Orlando ha letto una proposta di Delibera che nella sostanza impegna l’ing. Di Bonaventura, “stante l’intervenuto annullamento in via di autotutela […] del parere emesso dall’Autorità di Bacino e la conseguente declaratoria della decadenza del medesimo parere, a definire, entro il termine massimo di 10 giorni dall’adozione del presente deliberato, il procedimento di verifica in esame ed, in particolare, nel rispetto del principio giuridico di separazione tra politica e gestione, di valutare la possibilità sia di annullare, in via di autotutela, un silenzio assenso illegittimamente formatosi […], sia di disporre la demolizione delle opere eseguite in difformità da quanto rappresentato nella domanda originaria diretta ad ottenere l’autorizzazione […]”. Si chiede inoltre di “voler trasmettere gli atti relativi al sequestro preventivo dell’area e all’annullamento in via di autotutela del parere favorevole a suo tempo rilasciato dalla stessa Autorità di Bacino, all’ARPA ed alla Regione Puglia, quali organi che hanno rilasciato rispettivamente il parere favorevole di idoneità tecnica dell’impianto di stazione radio base e l’autorizzazione paesaggistica; infatti, dal verbale di sequestro risulta che il collaboratore tecnico professionale esperto dell’ARPA Puglia Bari ha dichiarato che l’Arpa ha rilasciato il parere favorevole sulla base della documentazione tecnica di progetto allegata alla richiesta presentata dalla Towernet e dalla Linkem, in particolare valutando la posizione della stazione radio base riportata in un documento tecnico e che nel caso di specie assume rilievo la posizione del palo, per cui una sua difforme realizzazione implica una conseguenza diretta sul parere a suo tempo rilasciato dalla stessa Arpa. Ad una tale conclusione si può arrivare anche per quanto attiene l’autorizzazione paesaggistica, fermo restando l’autonomia valutativa spettante sia all’Arpa che alla stessa Regione”. La delibera è stata approvata all’unanimità. Alla dichiarazione di voto, Laera ha affermato: “Questa è la posizione che ci aspettavamo”.

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