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Lavoratori stagionali: un grazie a chi ha risposto positivamente

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Per l’Amministrazione un buon risultato. “Fronteggiata un’emergenza che si verificava da anni”


“Provvedimenti intrapresi dall’Amministrazione comunale per fronteggiare la problematica dei lavoratori stagionali extracomunitari presenti nel territorio comunale di Turi”. È questo l’oggetto del secondo punto all’ordine del giorno del Consiglio comunale di mercoledì scorso, argomento portato nuovamente in aula dalla minoranza che ne aveva fatto ufficialmente richiesta.

L’opposizione all’attacco. “Su questo punto sarò un po’ critico” – ha esordito Sandro Laera, che ha introdotto la discussione. Oggetto del giudizio sfavorevole del consigliere sarebbero i tempi (“siamo giunti come sempre all’ultimo minuto”) e la cena solidale organizzata da Rifondazione Comunista, ma che ha visto anche la partecipazione di Sel (parliamo di forze politiche interne alla coalizione di maggioranza). “Ho assistito ai vivacchi di questi immigrati” – prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia, facendo riferimento ad alcuni di questi lavoratori che “si lavavano nei bagni pubblici o che lavavano i piedi nelle aiuole”. Riguardo la cena, “va bene ai fini dell’integrazione (su cui Laera ha più volte affermato di essere d’accordo), ma andava fatta con le autorità, per insegnare quelle regole che noi rispettiamo, anche quando andiamo negli altri Paesi”. Sull’accoglienza, il consigliere di Fratelli d’Italia rimprovera all’Amministrazione il mancato coinvolgimento del Consolato del Marocco, “che avrebbe potuto dare una mano”. Secondo Tundo, invece, al cimitero “i cittadini avrebbero viste cose assurde”, “situazioni che lasciano a desiderare”, ma non spiega. Inoltre afferma che “a Turi di famiglie bisognose ce ne sono tante. Dobbiamo pensare prima a loro. Va bene la solidarietà, ma non dimentichiamoci dei turesi”. Birardi, invece, riconosce che “siete stati bravi, ma solo alla fine. Mi auguro che l’anno prossimo si faccia meglio”.

I ritardi, le regole e i ringraziamenti. Sui motivi dei ritardi, interviene l’assessore Caldararo, la quale spiega che la lentezza è dipesa dalla Regione Puglia. L’Ente regionale, infatti, doveva emettere il bando per affidare il trasporto delle tende fino a Turi. Visto il procrastinarsi dei tempi, alcuni degli stessi assessori sarebbero andati personalmente a prendere queste tende, dando anche una mano nell’allestimento. “Abbiamo fronteggiato per la prima volta un’emergenza che si verificava da anni”. “Un merito ce lo riconosciamo, abbiamo creato un precedente”. “Sicuramente faremo in modo di migliorare”. La Caldararo assicura inoltre che le regole di cui parlava Laera sono state non solo inserite in un regolamento contenuto nell’ordinanza n. 45 emessa dal Sindaco, ma anche ripetute a voce ai diretti interessati il primo giorno di accoglienza. L’Assessore ai Servizi Sociali ha voluto poi ringraziare pubblicamente il Segretario comunale, la Protezione Civile di Turi e dei pesi limitrofi, i volontari (“Associazioni che non cercano vetrine, ma ci mettono le mani”), la Caritas (intervenuta senza essere stata chiamata), gran parte della popolazione turese (“che si è mossa positivamente”), tutti i medici di base di Turi e il presidio del 118 (si sono recati tutti i giorni presso la tendopoli per fare le medicazioni e prestare tutte le cure necessarie).

Il Caporalato. Secondo il consigliere di minoranza Laera, contro il problema del Caporalato, che doveva essere l’obiettivo primario dell’Amministrazione, nulla sarebbe stato fatto. E riferisce di aver appreso che su Turi, a fare da mediatori tra i produttori agricoli e questi lavoratori stagionali, ci sarebbero “due soggetti che gestiscono tutta la manovalanza”. In risposta, la Caldararo gli ha chiesto perché non ha denunciato se sapeva: “Siamo tutti pubblici ufficiali”, “siamo tenuti per Legge a denunciare”. Su questo aspetto della questione, particolarmente delicato, è intervenuto anche il consigliere di maggioranza Vito Notarnicola: “Mi sono già attivato a livello sindacale e politico”, “le due persone, intermediarie di alcune aziende di Turi, sono già state denunciate dal sottoscritto ai Carabinieri e alla Asl”. È stato poi sottolineato l’impegno dei Carabinieri di Turi, che hanno controllato i lavoratori stagionali e hanno fatto anche sopralluoghi nelle campagne. Dai controlli sulla manovalanza extracomunitaria, sarebbero risultati tutti in regola, con regolare permesso di soggiorno. Notarnicola afferma poi che “chi assume queste persone, deve assumersi anche l’onere di dargli un tetto”; inoltre “queste persone devono essere integrate e non ghettizzate. L’anno prossimo punteremo su questo”. Il consigliere risponde anche a chi accusa i lavoratori non italiani di rubare il lavoro ai nostri concittadini: “Le aziende fanno difficoltà a trovare manodopera”, “facciamo solo del moralismo e razzismo. Questo è il primo caporalato”, quello del pregiudizio.

Le considerazioni di chiusura del Sindaco. A chiusura della discussione, interviene il sindaco Coppi con alcune considerazioni. “Accetto chi dice che è stato fatto qualcosa, ma si poteva fare di più. Il resto mi sembra solo strumentalizzazione, pur di essere contro”. “Per arrivare a questo punto, ci sono voluti mesi di lavoro”: Coppi ripercorre brevemente tutto l’excursus di incontri, chiamate e richieste, che hanno coinvolto diversi Enti, di cui “alcuni ci hanno dato una mano. Da altri siamo stati ignorati”. Il primo Cittadino ha poi ricordato di quando gli italiani erano immigrati negli Stati Uniti ed erano visti come noi oggi vediamo gli stranieri. “Questo fenomeno non si può fermare, ma va affrontato”- ha affermato, invitando a guardare l’immigrazione come un qualcosa di positivo per la nostra società, perché “porta giovani, molti dei quali sono istruiti”.

I complimenti dalla Prefettura. Coppi ha poi messo al corrente il Consiglio di essere stato convocato dalla Prefettura dopo l’emissione dell’ordinanza e di aver ricevuto i complimenti: “In Prefettura si sono complimentati con il Sindaco e con l’Amministrazione per come è stata gestita l’emergenza”. Tra l’altro, l’Ufficio Territoriale del Governo ha riferito al Sindaco che costituirà un comitato (che si occuperà di tali questioni), il quale coinvolgerà con un protocollo d’intesa non solo la Regione, ma anche alcuni comuni. Anche Turi sarebbe stata invitata a farne parte, come uno dei pochi esempi di accoglienza nell’area della provincia barese.

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