“Il nostro territorio: realtà da analizzare, opportunità da cogliere”
Relatori d’eccellenza per discutere sulle risorse dell’agricoltura e sull’importanza della cooperazione
Sullo scorso numero vi avevamo anticipato l’incontro denominato “Il nostro territorio: realtà da analizzare, opportunità da cogliere”, promosso come momento di dibattito e dialogo sullo sviluppo del territorio, incentrato sul ruolo dei giovani cittadini nel processo di sviluppo del territorio.
Alle 18.30 circa si è cominciato con le esibizioni musicali da parte di alcuni musicisti turesi, che hanno intrattenuto la piazza con brani cantati e strumentali mentre la gente iniziava a prendere posto.
Finite le esibizioni, gli ospiti hanno fatto il loro ingresso sul palco, introdotti dal dott. Massimo Bianco, che ha anche presentato la serata ponendo loro le domande e moderando il dibattito. Il Sindaco di Turi Domenico Coppi ha dato il benvenuto agli astanti, parlando anche della ciliegia Ferrovia, punta di diamante dell’economia turese, definita addirittura come “la migliore del mondo”: una piccola digressione doverosa, dovuta all’imminente sagra che si sarebbe svolta nei due giorni seguenti al convegno.
Ha poi preso la parola il Senatore Boccardi, che ha prima di tutto ringraziato Giovanni Colapietro per aver reso possibile l’evento. Il senatore ha ricordato quanto sia importante valorizzare il prodotto ed eliminare la concorrenza, creando un sistema unico e cooperante per raggiungere grandi risultati e miglioramenti, perché la partecipazione di Turi in ruolo centrale alla Festa Nazionale della Ciliegia non sarebbe un punto di arrivo, bensì di partenza. La cosa migliore da fare, soprattutto dopo l’annata “sfortunata” per il settore cerasicolo, sarebbe la creazione di un consorzio della ciliegia di Puglia, per abbattere la suddetta concorrenza di campanili e competere sul grande mercato, seguendo l’esempio dei marchi “Melinda” o di alcune realtà vinicole italiane, insieme all’incentivazione delle assicurazioni per gli agricoltori, in modo da abbassarne i prezzi. In tutto ciò la bandiera politica va messa da parte, collaborando per un unico fine comune: “ripartire dal territorio”.
A seguire l’intervento dell’assessore Regionale all’agricoltura Leonardo Di Gioia, a cui il presentatore ha posto domande sul tema della Xylella, il parassita-killer seriale di ulivi, che da circa tre anni è diventato una vera minaccia per il territorio. Il problema, secondo Di Gioia, non va assolutamente normalizzato ma andrebbe dichiarata una situazione di emergenza, in modo da fronteggiare al meglio l’avanzata del parassita, arrivando a monitorare ogni albero pugliese grazie alla collaborazione di scienziati e ricercatori. Ancora una volta si è parlato della ciliegia e del miliardo e seicento milioni di Euro del PSR, da investire in modo competitivo e lungimirante nel biologico, nel turismo e nell’innovazione, mettendo da parte l’esclusività e l’autarchia dell’agricoltura di tradizione.
Con un po’ di ritardo, poiché impegnato in un altro evento, è arrivato il Magnifico Rettore dell’UNIBA, prof. Antonio Uricchio, che ha salutato i numerosi studenti universitari presenti in piazza, parlando di quanto sia importante lavorare sulle certificazioni DOP e IGP, grazie anche al contributo scientifico; contrastare la stagionalità dei prodotti e valorizzare le proprietà nutrizionali e la nutraceutica.
A chiudere il convegno ci ha pensato Carlo Conticchio, direttore dell’Associazione Città delle Ciliegie, che riunisce circa 70 comuni produttori di ciliegie, tra cui ovviamente Turi, presente anche nei 19 “padri fondatori” dell’associazione. E proprio da Conticchio è arrivato un incitamento rilevante «la ciliegia può essere come il vino Franciacorta o il Chianti Toscano, ovvero elemento di punta e di richiamo per il turismo enogastronomico». Con semplicità ed intelligenza ha svelato anche delle ricette di marketing, cioè fare delle ciliegie una opportunità per intercettare nicchie felici. Ne sono esempio i gruppi ciclistici amanti della natura, i podisti, i camperisti ed altri target ancora che hanno rilevanza numerica ed interesse verso il territorio già a partire dalla fioritura dei ciliegi. Un cenno anche sulla minaccia della Drosofila Suzuki, un parassita della ciliegia che sta assillando le coltivazioni situate a latitudini più elevate, ma che in futuro potrebbe assalire anche il nostro territorio, che dovrebbe pertanto attuare misure preventive per limitare i danni e prevenire altre annate disastrose.
Il presidente dell’associazione In Piazza, Livio Lerede, ha poi introdotto al pubblico la Sagra della Ciliegia, presentando brevemente tutte quelle che sarebbero state le attrazioni proposte nei due giorni seguenti.
Unica nota stonata del pregevole convegno è stata l’impossibilità per i ragazzi di partecipare al dibattito, che pure era stato pensato per loro, esprimendo il proprio punto di vista.