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Politica

Incarichi agli amici ed espropri fuorilegge!

Carmine Catalano


Scoppiano altre ‘bombe’. Carmine Catalano scatenato:
“Camposeo e Coppi devono andare a casa

Nel Pd si stanno dimettendo per la vergogna”


Si insinua il sospetto che questa amministrazione Coppi sia passata dall’essere totalmente inefficiente con l’attenuante dell’ingenuità, all’essere dedita alla cura di interessi “particolari” e non proprio collettivi. Spuntano conflitti di interessi come funghi d’autunno. Proprio su queste colonne esplose il caso dell’antenna di Via Mola e del proprietario terriero che dovrebbe ospitarla, nonché amico del sindaco.

Adesso invece si passa agli incarichi e alle “cambiali” da staccare in favore di questo o quel professionista amico.

Questa settimana, il consigliere Laera e l’attivista Carmine Catalano (Turi Protagonista), hanno richiesto la convocazione della Commissione di Controllo. Nel mirino è finita la determina n. 28 del 18 aprile 2016 con la quale è stato affidato un incarico all’arch. Domenica Laruccia “per l’espletamento pratiche espropriative e frazionamenti relativi ai lavori di completamento delle opere di urbanizzazione tra le vie Conversano e Monopoli, ed altre vie”.

Per l’esperta, staccheremo un assegno di quasi 6mila euro. Ma il problema è che puzza tutta la faccenda, a cominciare dall’esproprio. E non è l’unico caso da analizzare nelle sedi competenti. A elencare una serie di possibili illegalità e conflitti di interessi è lo stesso Carmine Catalano, ai nostri microfoni.

Catalano cita il progetto del campo sportivo. “Fu fatto un progetto preliminare di 94 mila euro dall’ing. Cicala del Comune – ricorda l’attivista – per mettere il campo sportivo a norma. Il grande ‘illustre’ ing. Camposeo disse di ‘no’, disse che si potevano impegnare solo 50 mila euro. Da questa somma, è stato pagato un progetto affidato all’esterno di circa 5mila euro ed è all’amico intimo di Camposeo. Potevano affidarlo all’Ufficio Tecnico Comunale”.

“Ma l’altra cosa grave – osserva Catalano – è che hanno messo altri 40 mila euro successivamente, e che ci troveremo sul bilancio che andrà in Consiglio il 7 giugno, con altri soldi per il progettista esterno. Grazie a questi giochetti di frazionamento hanno perso tempo, a danno delle casse e delle associazioni sportive. Chiaramente era meglio il progetto unico di Cicala che era tutto incluso e non si aspettavano altri mesi”.

“Sono furioso!” – esplode di rabbia Catalano. Quella stessa rabbia che dovrebbe animare tutti i cittadini, vista la mala gestione di questa amministrazione. “Camposeo – rincara Catalano – se ne deve andare! Ha dato un incarico a un esterno ignorando un progetto preliminare di Cicala. Deve andarsene via pure il sindaco Coppi, che sta lì solo perché deve arrivare a fine pensionamento”.

Laera e Catalano comunque denunceranno tutto alla Procura e continueranno a chiedere controlli. E il caso di via Monopoli che citavamo in apertura, è piuttosto inquietante. A riguardo, Catalano fa delle analisi precise. “Quegli espropri – tuona il sindacalista – secondo me sono fuori legge. Un’area privata non può essere acquisita con i soldi pubblici. Un’area dove guarda caso abita il consigliere Leo Spada, un’area abbandonata da 20 anni, e che ora viene sistema in questo modo. Intanto Spada pensasse al cimitero, dato che ha la delega, ed è in condizioni vergognose”.

Catalano ci rivela altri retroscena: “Il sindaco, su pressione di Impegno per Turi, andò al secondo piano da Dibonavenutura e chiese la nomina di un esterno per l’acquisizione di aree private. Lì, ripeto, doveva cedere il privato e non il comune”.

Ma non finisce qui su Via Monopoli… la strada porta dritto dritto all’incarico affidato alla Laruccia, e per il quale Laera ha chiesto la Commissione di controllo. La Laruccia è vicina al Pd di Turi. A riguardo, abbiamo chiesto al segretario Gravinese se questo affidamento all’arch. Laruccia non lo imbarazzasse. “Intanto una precisazione – chiarisce Gravinese – io non ho un vice. L’arch. Domenica Laruccia ha l’ingrato compito di curare la (scarsa) tesoreria del nostro circolo”.

“Poi – prosegue il segretario cittadino – dobbiamo scindere questa vicenda in due parti. La prima: il consigliere Laera ha tutti i diritti di schiarirsi le idee e controllare l’utilità di tutti gli affidamenti che gli uffici operano. L’affidamento di cui si parla, infatti, riguarda esclusivamente gli uffici tecnici i quali adottano e osservano procedure di pubblicità ed economicità che certamente daranno le risposte che il consigliere Laera sta cercando. La seconda: l’opportunità di sbattere sui media interpretazioni che con la politica non c’entrano nulla e senza conoscere realmente i fatti (proprio perché ancora nessuna commissione si era tenuta) ritengo che sia incommentabile e lontana dal nostro modo di fare politica. Prima di dedurre che una professionista sia in grado di ricevere incarichi solo per questo o quel motivo e non perché possiede i necessari requisiti previsti dalle procedure e quelli di serietà e professionalità io personalmente ci penserei un attimo”.

Concludendo in casa Pd, Carmine Catalano è scatenato. “Nel Pd hanno dato dimissioni dei fondatori del partito, per via della linea politica, ormai un macello aperto. Queste persone non si ritengono più soddisfatte. Ci sono stati screzi nell’ultima riunione, dove una persona si è addirittura dimessa. In due anni non hanno fatto niente come amministrazione. Questa persona ha detto che si è dimessa perché quando scende in strada, vuole tenere la testa alta e non abbassarla per la vergogna”.

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