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Azione Popolare: che fine hanno fatto gli oneri concessori?

Building, construction series

 

Sig. Sindaco, spieghi ai Turesi, che fine hanno fatto gli oneri concessori versati al Comune?

Egregio Signor Sindaco del Comune di Turi, Noi del Movimento Civico Azione Popolare, ancora una volta Le scriviamo per richiamare la Sua attenzione e quella degli amministratori che insieme a Lei amministrano il nostro Comune su un problema che è rimasto per lungo tempo in sospeso: gli oneri concessori che devono essere versati al Comune per ritirare la concessione edilizia e poter costruire.

Vogliamo ricordare ai lettori che questa telenovela ebbe inizio in seguito ad una denuncia in Consiglio comunale da parte di un consigliere, che sostenne che gli oneri concessori erano calcolati in modo errato dall’Ufficio addetto, con danno per il Comune in quanto l’errato calcolo faceva introitare al Comune minori somme in entrate.

Nel tempo sono state fatte tante congetture e sono state date notizie contrastanti circa l’entità delle mancate somme introitate dal Comune per i suddetti oneri concessori (si parlava di cifre che andavano dai seicentomila ad oltre il milione e mezzo di Euro).

Fu nominato un ingegnere esterno al quale fu affidato l’incarico di controllare il conteggio degli oneri a partire dal 2001/2002 e di procedere alla quantificazione delle somme non incassate dal Comune in caso di errati conteggi da parte dell’Ufficio addetto e, a quest’ultimo, di ricontrollare i conteggi e procedere al recupero delle somme non incassate.

L’attuale ingegnere Comunale iniziò ad invitare le ditte a voler rifondere il Comune della differenza delle somme risultanti dai nuovi conteggi. Molte di esse rigettarono la richiesta sostenendo che i nuovi conteggi erano sbagliati, in quanto non tenevano conto della gratuità degli oneri per le superfici destinate a parcheggi. Quasi tutte richiedevano addirittura indietro le somme degli oneri concessori che avevano già versato per i parcheggi, sostenendo tale loro pretesa con pareri legali e tecnici.

Per il pagamento di detto ingegnere esterno, incaricato del controllo dei conteggi degli oneri concessori, furono spesi oltre tredicimila Euro.

Si ignora quanto realmente sia stato incassato dal Comune in seguito a detto controllo, e si ignora anche se l’intero lavoro di controllo sia stato portato a termine e con quale risultato. Speriamo che il Comune abbia almeno incassato più dei tredicimila Euro spesi per pagare l’ingegnere esterno e che il lavoro ed il controllo sia stato eseguito a regola d’arte e portato interamente a termine.

Le chiediamo, pertanto, notizie dettagliate in merito allo stato della procedura di recupero delle somme, in merito al lavoro di controllo svolto, quale cifra è stata contabilizzata per mancati introiti degli oneri concessori e quale somma è stata realmente incassata, con una relazione su come avete intenzione di procedere se tutta la procedura non sia ancora conclusa.

Quanto innanzi Vi viene richiesto perché abbiamo il timore che, anche in questa occasione, il Comune e quindi Noi cittadini contribuenti dobbiamo, per l’ennesima volta, sopportare un’altra fregatura come quella del ponte di via Conversano, dei danni da rifondere ai proprietari dei terreni vicini al depuratore, dei soldi da versare alla ditta Catucci per mancati adeguamenti di canoni agli indici ISTAT, delle somme da versare ai proprietari dei terreni attigui al depuratore per canoni di affitto non pagati, per danni arrecati ai cittadini per le buche nell’asfalto delle strade comunali, ecc..

Le domande di cui sopra sorgono spontanee in quanto i dirigenti comunali, ed in particolar modo l’Ufficio Tecnico, si comportano come il personaggio di una nota pubblicità televisiva “Cimabue, Cimabue, una ne fai e ne sbagli due”, nel vostro caso, è provato, ne sbagliate anche molte più di due.

Egregio Sindaco concludiamo con tre proverbi rivenienti dalla saggezza popolare, il primo è in dialetto barese, gli altri due in napoletano. Tutti e tre insieme descrivono bene e compiutamente il giudizio dei cittadini Turesi sull’Amministrazione da Lei presieduta. È un giudizio certamente negativo e di condanna per pochezza, incapacità ed inerzia nell’amministrare il nostro Comune.

“DDò la cère se strusce e la breggessiòne non gamìne”
Traduzione: «Qui la cera si consuma e la processione non cammina»
Con questo detto antico si faceva notare a qualcuno che trascorreva il tempo senza concludere niente e per giunta, nel Vostro caso, anche ben pagati.

“Chiacchiere e tabacchere e’ lignamm o’ Banco ‘e Napule nun ne ‘mpegna!”
Traduzione : “ Chiacchiere e tabacchiere di legno (erano considerate cose di poco conto) al Banco di Napoli non fanno pegno”.
Così recitava un antico proverbio per indicare l’assenza di valore dei discorsi fatti tanto per parlare, per raccontare frottole e per fare promesse inattendibili e fatue, perché si sa già il loro esito senza alcun risultato, come nel vostro caso.

“Ccà nisciuno è fesso”
Traduzione: “Qui nessuno è stupido.”
La sua straripante saccenza e dei Suoi Amministratori, unita all’insofferenza ed alla indisposizione a rapportarsi con i cittadini, nel non fornire risposte alle loro legittime domande, fa suscitare tanta rabbia e soprattutto fa sentire i nostri concittadini abbandonati a se stessi , allontanandoli sempre più dalle Istituzioni.

Basta con le risposte elusive, con i non so, con non sono stato informato, non è compito del politico controllare, con quel Vostro atteggiamento di freddezza e distacco e con il comportamento tipico da Ponzio Pilato. Totò direbbe: “Siamo uomini o caporali?”. Il Vostro Gramsci infatti affermava che: «il buon amministratore è solo colui che “incarna” e vive concretamente le idee che esprime e che non rinnega e non dimentica, quando è al potere, le idee ed i programmi d’azione propugnati quando era semplice cittadino».

Pertanto, dateVi tutti una regolata e cercate di essere degni del ruolo istituzionale che ricoprite, altrimenti è giusto e più onorevole lasciare il posto a chi è più capace di Voi, e soprattutto si degni di risposte valide, ma se ancora elude è perché non ha risposte da fornire, perché rappresenta il vuoto, il nulla… Lei insieme a tutta la sua giunta.

Infine un invito a tutti i cittadini Turesi, vigilate, pretendete sempre di essere informati, da soli si perde, tutti insieme si vince e ci si difende meglio dalle fregature, che questi inetti, come sciacalli, ci vorrebbero ancora una volta, per l’ennesima, propugnare.

 

Movimento Civico Azione Popolare

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