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Violenta grandinata, agricoltura in ginocchio

Violenta grandinata a Putignano - Foto di Vivi la Strada

 

La straordinaria ondata di maltempo, che negli ultimi due giorni ha colpito l’intera provincia di Bari, ha reso ancora più critica la già precaria situazione del settore agricolto. Tra l’epocale grandinata e i violenti scrosci d’acqua, buona parte della produzione di ciliegie è stata irreparabilmente danneggiata.

Distrutte dalla grandine le coltivazioni di ciliegie nella zona di Turi, Castellana Grotte, Putignano, Conversano, Corato, Ruvo di Puglia, Molfetta, Bisceglie”. Questo è il triste bilancio comunicato dalla CIA, confederazione italiana agricoltori, che ha valutato un “danno per il comparto cerasicolo compreso tra il 70% (nella zona di Corato, Molfetta, Ruvo) fino al 100% (nelle restanti zone)”. Grandine “che ha determinato nelle ciliegie il fenomeno del cerchietto e dello spacco delle produzioni nelle varietà prossime alla raccolta.  I chicchi di grandine – aggiunge la CIA – hanno provocato lesioni ai rami e ai tronchi dei ciliegi, compromettendo così anche le produzioni degli anni futuri”.

“Non c’è tregua quest’anno per le ciliegie – afferma il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – a causa del clima impazzito che ha rovinato prima le varietà precoci e ora sta ‘spaccando’ la ciliegia Ferrovia. Si tratta di eventi calamitosi di eccezionale gravità che necessitano di risposte concrete quanto tempestive. E proprio in questi momenti di emergenza è fondamentale riconoscere agli imprenditori agricoli un ruolo incisivo nella gestione del territorio, dell’ambiente e delle aree rurali, perché grazie alla cura che hanno del territorio i fenomeni metereologici di tale gravità non hanno effetti ancor più drammatici a carico della collettività”.


La beffa dello ‘stato di calamità’

Antonello Palmisano in un meditato post sgombra il campo dalle “false illusioni che spesso vengono colmate da politicanti o da cialtroni pronti a promettere qualsiasi cosa a favore di una classe di lavoratori messa in ginocchio e pronta ad affidarsi a chiunque”.

Il riferimento è ai tanti che in queste ore stanno facendo a gara per annunciare improbabili richieste di stato di calamità naturale. Ebbene, Palmisano è chiaro su questo punto: “Gli addetti ai lavori sanno o dovrebbero sapere che in caso di grandine non vi è alcun riconoscimento di stato di calamità naturale“.

L’unica reale prospettiva di un intervento da parte del Governo Regionale e dello Stato resta legata a doppio filo alle richieste avanzate lo scorso 13 maggio.

 

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