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Cultura

Tradizione bagnata, tradizione rinnovata

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Una tradizione bagnata quella del “Passa Pass” 2016, ricca di incertezze e di sorprese.

Il tempo della mattinata del 25 aprile non ha affatto facilitato quanti, genitori e padrini, hanno accolto l’invito di “passare” i bambini attorno alla chiesetta di San Rocco per rinnovare la protezione su tutti loro.

Inferiori di numero, ma comunque costanti e attenti a non far dimenticare tale momento, le famiglie turesi hanno seguito l’effigie della madonna dell’Annunziata e sono “passate”, per tre volte, attorno alla chiesetta di San Rocco.

Appuntamento, come ogni anno, alle 10.30 dinanzi alla chiesetta per la consueta messa officiata da Don Giovanni Amodio che, incoraggiando a non temere la pioggia, ha benedetto la processione e invitato tutti a disporsi in fila per il tradizionale “Passa Pass”. 

Questo antico rito, che si compie nella giornata della Festa della Liberazione, rimanda ad un antico rituale magico-religioso legato alla prevenzione e alla cura dell’ernia infantile. Risale infatti al 1903, l’anno in cui i turesi hanno cominciato a disertare i passa-passa di Gioia del Colle e Rutigliano e, riuniti attorno alla Chiesetta di San Rocco, hanno formato un anello che, girando per tre volte e pregando la Madonna Annunziata, chiedeva di proteggere i bambini e liberarli da ogni male, soprattutto dall’ernia, detto il male della Madonna.

Così, anche quest’anno, alle 11.00, dalla chiesa di San Domenico in via XX Settembre, la confraternita dell’Addolorata si è mossa per raggiungere la chiesetta di San Rocco e dare inizio alla processione, posizionandosi all’inizio del corteo. A seguire, l’immagine della Madonna Annunziata e dietro, incolonnati per due presso ciascun bordo delia strada, procedono i padrini e le madrine con i bambini e il resto dei fedeli.

II passa-passa non si è sempre svolto il 25 aprile; nei primi anni si svolgeva il 25 marzo, data della festa della Madonna Annunziata ma a causa delle condizioni climatiche del periodo e poiché spesso quel giorno coincideva con il tempo della Quaresima, don Donato Totìre, rettore della chiesetta di San Rocco, nel 1950 decise di posticipare la data al 25 aprile, giorno in cui, oggi, si rinnova il “Passa Pass”.

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