La schizofrenia di Sel sconvolge la maggioranza

Il comunicato della discordia

Il comunicato a firma di Fabrizio Resta, segretario di SEL, già da qualche giorno era pervenuto alla redazione barese e in paese se ne mormorava. Brusco risveglio domenicale questa mattina per il Sindaco Coppi. Le parole che il segretario di SEL consegna alla Gazzetta del Mezzogiorno sono molto dure. Dopo un excursus sulla situazione dello scorso giugno, quando decine di lavoratori stagionali hanno bivaccato, dormito, espletato i bisogni fisiologici tra le piazze e le strade turesi, finché con una colletta degli amministratori si provvide al posizionamento dei bagni chimici, Resta dichiara “SEL ha cercato a più riprese di sensibilizzare la maggioranza , e ha fatto numerose proposte all’assessore Caldararo. L’assessore non ha dato nessuna risposta alle nostre proposte né fornito ipotesi alternative. SEL non è più disposta a tollerare lo scempio dell’anno scorso. Per la Caldararo questa emergenza pare non esista o non le interessi. E’ disinteresse o paura di sporcarsi le mani in una problematica non popolare?” È lo stesso Sindaco a smentire SEL e il suo segretario sulle colonne della Gazzetta: “L’assessore credo si sia impegnata in prima persona con me per la risoluzione del problema.”

La schizofrenia dell’estrema sinistra travolge Menino

Dopo le dimissioni informali, il lassismo e l’arroganza che hanno contraddistinto l’operato di questi due anni, SEL si rende protagonista di un ulteriore atto politico imbarazzante con il tentativo di affossare il Sindaco  Menino Coppi. Ancora una volta le beghe di partito sovrastano le questioni che i turesi hanno a cuore. Ancora una volta, la questione dei lavoratori stagionali non viene affrontata con la maturità necessaria ad una problematica di ordine pubblico ma soltanto come questione ideologica, come terreno sul quale misurare chi ce l’ha più… di sinistra. E mentre Turi e i turesi si dividono tra strade dissestate, ponte stretto, antenne che nascono e tasse che aumentano, SEL dimentica di essere partito di governo. E, invece di protocollare proposte o redigere atti, la sinistra turese si dedica a quello che sa fare meglio, scrivere comunicati stampa contro l’Amministrazione di turno. E pazienza che l’assessore Caldararo, contro cui si scaglia, sia del partito del Sindaco. La Voce del paese ha sempre criticato aspramente l’operato della Caldararo, ma è plausibile che siano i giornali a farlo; ciò che sembra strano è che le critiche questa volta arrivino dai colleghi di Giunta. La domanda nasce spontanea: prima di inviare analisi e giudizi contro assessori di altri partiti perché non ci si concede una sana autocritica verso il proprio operato? Emblematico, a sottolineare la schizofrenia di SEL, è stato lo stesso assessore Gianvito Pedone durante l’ultimo consiglio comunale. Agli attacchi,dopo due anni di amministrazione, risponde attaccando le vecchie gestioni. In puro stile berlusconiano, la colpa è sempre di quelli del passato. La scelta di indirizzare alla Gazzetta del Mezzogiorno questo comunicato stampa, by-passando tre settimanali locali, evitando il confronto con i giornalisti del paese che ben altre domande e commenti avrebbero potuto porre al segretario  Resta, sottolinea quanto questa sinistra sia lontana da Turi e quanto guardi con supponenza le realtà turesi. E adesso cosa accadrà? La palla passa al Sindaco psicologo, stavolta alle prese con un caso clinico davvero disperato.

Gli scenari del futuro

L’illogico e sconquassato comunicato di SEL rappresenta un grave errore politico che offre sul piatto d’argento un alibi al segretario PD Giuseppe Gravinese, che potrebbe cogliere l’occasione per coronare il suo sogno, quello di mandare in pensione Menino Coppi e presentarsi candidato Sindaco con un’altra improbabile squadra che già da tempo sta costruendo. E Menino cosa farà? Cercherà come sempre di sminuire e dichiarerà anche stavolta che si tratta solo di “chiacchiere da bar”? Oppure avrà il coraggio di azzerare la Giunta e portare tutti a votare il Bilancio in consiglio comunale per capire chi è ancora in maggioranza?