“Caro Giuseppe, hai scoperto l’acqua calda”
La valanga di avvenimenti politici che ha travolto l’Amministrazione Coppi si è ingigantita a tal punto da dare adito a diversi dubbi, più o meno esposti sulle pagine della stampa locale e avanzati non solo dai consiglieri di minoranza in Consiglio Comunale, ma anche da liberi cittadini. L’ultima a giungerci, ma non meno rilevante, è la riflessione che l’ex coordinatore di Fratelli d’Italia, Giovanni Settanni, ha concesso alle nostre colonne. “L’ormai ex assessore al bilancio – ci spiega – nella sua lettera e in qualche intervista ai giornali locali, ha ribadito che il motivo delle sue dimissioni è da cercare nel lavoro non sempre puntuale dell’apparato amministrativo del Comune”. A questo punto, l’ex leader della destra radicale turese si rivolge direttamente a Tardi: “Caro Giuseppe, hai scoperto l’acqua calda! Probabilmente pensavi di avere dei poteri tali da cambiare un vecchio andazzo di mala gestione che dura da almeno quaranta anni. Forse è arrivato il momento di andare oltre e fare nomi e cognomi”.
Secondo Settanni, due sono le questioni da mettere in luce. Innanzitutto non si può “sparare nel mucchio”, perché se è in parte vero ciò che Tardi afferma, ci sarebbero anche persone che svolgono il proprio lavoro impeccabilmente. Proprio per questo – e qui risiede la seconda questione – sarebbe opportuno ricorrere a provvedimenti disciplinari, tali da salvaguardare la dignità di chi opera per bene. “Per esperienza – dice – seppure da esterno, avendo operato gomito a gomito con passate amministrazioni, posso affermare che non tutti i dirigenti e dipendenti sono dei fannulloni. Ecco perché è giusto e doveroso non ‘sparare nel mucchio’”. “Forse non lo sai – torna a rivolgersi direttamente all’ex assessore al bilancio – ma passate amministrazioni, come quella guidata da Gigantelli, hanno fatto ricorso a provvedimenti disciplinari contro alcuni di loro”.
Dopo averci esposto i suoi pensieri a riguardo, lo stesso ex coordinatore ci fa presente una situazione a cui sarebbe legata la mancanza di azioni disciplinari, soprattutto dopo il caso eclatante del ponte di via Conversano. “Perché la vostra Amministrazione non ha il coraggio di attivare queste forme di autotutela per voi e per noi cittadini? – chiede – Il sindaco Coppi ha paura? Il coraggio politico si misura anche con queste decisioni! O forse qualche dirigente (caposettore) si è battuto così apertamente per voi in campagna elettorale che non avete il coraggio di prendere i dovuti provvedimenti?”.