Marcia per la pace e Tavola Rotonda
L’associazione “Umanità Solidale Glocal”, in collaborazione con il Movimento Internazionale “Religions for Peace” e l’associazione “Il Viandante”, ha dato vita al progetto “Dalla Paura alla Fiducia – Costruiamo insieme ponti di pace”, progetto poi condiviso con le scuole e con i cittadini.
Oltre agli incontri avvenuti all’interno delle scuole turesi, l’evento è stato caratterizzato da una “Marcia per la Pace”, svoltasi venerdì pomeriggio scorso, culminata con una “Tavola Rotonda” tra i leader religiosi del movimento “Religions for Peace” all’interno del Palazzo Marchesale.
La marcia, che ha avuto luogo nonostante il cielo nuvoloso e qualche goccia, è stata presentata dai ragazzi dell’associazione “Il Viandante” ed è stata composta da cinque tappe principali. La prima, la villa comunale, è stata l’occasione per spiegare il motivo per cui tutte quelle persone erano lì radunate, ovvero per una pace tra tutti i popoli del mondo. La seconda tappa è stata la chiesa di San Domenico, un monumento molto importante per noi turesi dal momento che rappresenta uno dei principi della pace: la fiducia. La stessa fiducia che il notar Santo Cavallo ripose quattro secoli fa nei Padri Scolopi che costruirono la chiesa, il palazzo comunale ed istituirono una scuola gratuita per tutti i bambini. Il terzo step della marcia ha avuto luogo al termine di via Maggiore Orlandi, precisamente di fronte alla targa in onore ad Aldo Moro, dove i ragazzi degli Scout hanno citato alcune delle frasi più importanti di tre illustri uomini della storia turese e italiana: lo stesso Aldo Moro, Sandro Pertini e Antonio Gramsci. Uomini che, per l’appunto, hanno sempre fatto della pace e della libertà i propri principi ispiratori. La penultima fermata della marcia ha visto il raggrupparsi di tutti i partecipanti in piazza Silvio Orlandi, dove, una volta messisi in cerchio, i rappresentanti di “Religions for Peace” hanno recitato ciascuno una preghiera della propria religione; al termine c’è stata la liberazione di due colombe con annesso lancio di palloncini. Infine, arrivati in piazza Capitan Colapietro la banda di Turi, che ha condotto la marcia sin dall’inizio, ha suonato l’inno d’Italia e i ragazzi degli Scout hanno cantato una canzone che ha scaldato il cuore di tutti i presenti.
I tantissimi bambini e curiosi hanno preso parte all’iniziativa con un entusiasmo fuori dal comune, che ha reso la marcia un momento magico e unico.
L’evento poi si è poi spostato all’interno del Palazzo Marchesale, dove i membri di “Religions for Peace”, in alternanza con dei bei momenti musicali, hanno potuto prendere parola e spiegare cosa significa per loro la pace.
I leader sono stati: l’Imam dott. Ataul Wasih Tariq, Capo Spirituale in Italia della comunità islamica Ahmadiyyal; la Prof.ssa Maria Augusta Favali, rappresentante in Italia della Religione Baha’i;
il pastore Nunzio Loiudice della Chiesa Battista; il pastore Petru della Chiesa Avventista;
Luigi De Salvia, Presidente Nazionale di Religions for Peace, esperto e docente di mediazione.
Con i loro interventi ci hanno dimostrato che non importa in quale Dio noi crediamo, la pace è un valore uguale per tutti, poiché – nonostante le preziose diversità culturali – siamo uguali.
Un concetto condiviso da tutti è stato quello della “conoscenza”: se non vogliamo avere paura l’uno dell’altro dobbiamo imparare a conoscerci, e questo è uno dei motivi per cui si è costituito questo movimento, dove ogni leader rimane fedele alla propria religione ma ha l’obbligo morale di condividere il proprio pensione e conoscere quello altrui.