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Con Ponti di Pace si canta all’Istituto Comprensivo

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Sono Ponti di pace quelli costruiti nella mattinata di venerdì 8 aprile presso l’Istituto Comprensivo “Resta – De Donato Giannini”, che ha aderito al Meeting per la pace organizzato dall’Associazione “Umanità Solidale Glocal”. Una giornata di festa, quella realizzata dai ragazzi della quinta Primaria e prima e seconda Secondaria di Primo Grado che hanno accolto, con pensieri e musiche, i rappresentanti delle differenti religioni.

“Ringrazio Maria Pia Lenato e Umanità solidale Glocal” – ha aperto la Dirigente Scolastica, prof.ssa Patrizia Savino, salutando le autorità politiche presenti e i leader delle varie religioni.

Sono i fatti di cronaca che giornalmente ascoltiamo dai notiziari a fare da motore all’organizzazione di queste due giornate di meeting, situazioni e paure che sconvolgono ed opprimono l’intera umanità e intrecciano le tragedie che si consumano sulle sponde del nostro mare. È una piccola goccia quella versata da “Umanità Solidale Glocal”, arricchita dai cuori di quanti hanno collaborato e partecipato alle due giornate di meeting, utile a ricomporre quella speranza per il futuro che si racchiude, effettivamente, nei piccoli ragazzi del Comprensivo di Turi.

Si fanno forti le parole della Preside Savino che richiamando Dante si rivolge ai suoi studenti: “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”. Cittadini del domani ricchi in spirito e moralità, seguendo esempi di virtù e vincendo l’odio e la cattiveria.

In questo clima di speranza, hanno sventolato le bandiere della pace e delle nazioni, accogliendo così le diverse culture che non solo il Meeting ha permesso di conoscere ma che già la vita quotidiana scolastica permette di intrecciare.

“Accogliamo le sfide delle differenze come opportunità” – ha rilanciato Luigi De Salvia, Presidente Nazionale di Religions for Peace, esperto e docente di mediazione interculturale. “E grazie a tutti voi che avete realizzato l’unità nella diversità” – ha presto ribattutto la Prof.ssa Maria Augusta Favali, rappresentante in Italia della Religione Baha’i.

Canti e coreografie a raccontare i ponti di pace, quella pace ricercata e sperata tra le diverse religioni ma, come ha aggiunto l’Imam dott. Ataul Wasih Tariq, Capo Spirituale in Italia della comunità islamica Ahmadiyyal, “le religioni non devono guardare alla violenza e neppure alla pace, perché questo significherebbe smettere di parlare e smettere di avere confronti e rapporti. Le religioni devono insegnare ad amare. Ama il tuo Dio, ama tutti; non odiare nessuno”.

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