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Il Consorzio Mediterrae apre uno sportello finanziamenti UE a Caserta

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Si è svolto, all’inizio della scorsa settimana, un importante meeting operativo a Caserta che ha visto come protagonista il Consorzio Mediterrae. Al termine dei lavori, è stato sottoscritto un accordo di intesa generale con un’importante Università di Caserta e l’apertura di uno sportello per finanziamenti europei.

Durante la giornata, i vertici del Consorzio, il Presidente Roberto De Pascalis e l’amministratore delegato Natalino Ventrella hanno incontrato il Presidente della Provincia, l’ing. Angelo Di Costanzo, al fine di definire alcuni progetti sociali, culturali ed imprenditoriali sul piano delle implementazioni dei servizi al territorio. Ottimo successo grazie all’alta professionalità dimostrata dal board del Consorzio, contattato anche da altre Province interessate allo sviluppo di progetti finanziati con fondi H2020. Durante la giornata De Pascalis e Ventrella hanno incontrato importanti aziende, con le quali si vorrebbe realizzare un distretto agroalimentare nel panorama internazionale, come area vasta produttiva competitiva e di qualità. “Tale mission – spiega Natalino Ventrella ai nostri microfoni – è finalizzata allo sviluppo di nuove idee imprenditoriali, economiche ed occupazionali ed avrà come obiettivo lo sviluppo di politiche di indirizzo, partecipazione a fiere a prezzi competitivi (visto l’elevato potere contrattuale che si realizzerà), cooperazione internazionale, interregionale e territoriale, certificazione di qualità, valorizzazione delle produzione, animazione territoriale, scambio di informazioni e formazione e progetti integrati di filiera”. “È fondamentale altro tempo – ha quindi aggiunto Ventrella – perché sono progetti che hanno bisogno di tanta pazienza e di tanto lavoro, ma, sono sicuro che, se riusciremo a far cambiare idea e mentalità ai nostri imprenditori, otterremo tutti ottimi risultati”.

“Le pubbliche amministrazioni – ha concluso l’amministratore delegato Ventrella – sono tutte in una fase di smarrimento esistenziale ed in letargo da anni; i politici regionali e nazionali sono miopi verso le esigenze e le necessità delle aziende ed incapaci di presentare nuove idee.  Il comparto agricolo ha perso competitività e come tutto il resto è in una fase regressiva, incapace, di realizzare una politica agricola comune e di sicurezza alimentare globale”. 

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