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Politica

Io mi astengo!

Antonio Coletta

“Io non voglio le trivelle sulle nostre coste!!! Che sia chiaro!” – spiega sul noto social network Facebook Antonio Coletta, del PD di Turi. “Ma – aggiunge – il referendum non riguarda le trivellazioni entro le 12 miglia (già vietate) e non serve a fermare le trivellazioni oltre le 12 miglia.

Io non sopporto quelli che vogliono usare questo Referendum (facendo credere che riguarda nuove trivellazioni invece che la durata delle estrazioni già in corso) per una lotta politica contro il governo Renzi.

E siccome non votare un referendum è un atto costituzionalmente legittimo (per questo il raggiungimento del quorum è un requisito che i promotori hanno il dovere di soddisfare) io non andrò a votare il referendum del 17 aprile perché NON voglio contribuire al raggiungimento del quorum.

Ho PIENO RISPETTO per chi farà una scelta diversa dalla mia, dopo aver valutato (spero) attentamente il vero quesito ed ESIGO lo stesso rispetto per la mia posizione da parte di chi non è d’accordo con me”.

“L’astensione – prosegue ancora nei commenti a coloro che rispondono alla sua volontà – vuol dire una cosa precisa: questo referendum è inutile! Si può democraticamente esprimere questa opinione? In ogni caso ho ascoltato il discorso di Renzi alla Direzione e pur dicendo che lui è per l’astensione (motivandola) ha lasciato piena libertà di voto o non voto a tutti gli iscritti. E ribadisco che io ho pieno rispetto per chi, pur iscritto al PD, vada a votare per il sì o per il no”.

A riguardo di chi continua a sostenere la necessità di intensificare studi ed applicazioni delle energie rinnovabili, è ancora Coletta a rispondere: “L’Italia è leader per la produzione di energia rinnovabile superando Germania, Francia e Inghilterra, per limitarci ai più grandi dell’Europa. Ma per adesso non possiamo ancora fare a meno dell’energia fossile quindi sarebbe uno spreco non utilizzare fino in fondo i giacimenti già trivellati”. “Certamente bisogna continuare sulla strada delle rinnovabili, ma per adesso ci servono ancora gas e petrolio e piuttosto che comprarlo da altri, sfruttiamo quello che è già stato trovato fino ad esaurimento. Perché interrompere?” – conclude.

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