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Politica

Non allargare il ponte è da irresponsabili

Paolo Tundo

“Tre mesi fa – torna a tuonare sulle nostre colonne il consigliere Paolo Tundo – ho chiesto alla maggioranza, al Sindaco, all’Assessore ai lavori pubblici e all’area tecnica di trovare urgentemente una soluzione alla problematica del ponte, cercando una copertura finanziaria che ne avrebbe permesso l’allargamento”. Una richiesta, quella del coordinatore e capogruppo di Forza Italia che non ha trovato risposte. “Invece hanno scritto al Ministero delle Infrastrutture, cosa che si è rivelata un’assoluta perdita di tempo, anche se il Dicastero ha dato il suo parere negativo”. “Il ponte va adeguato alle normative vigenti in materia di sicurezza per i cittadini e per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Su questo non ci sono dubbi. Se hanno intenzione di trovare escamotage per aprirlo nello stato in cui è, che sappiano allora che sono disposto a mettere la mia macchina di traverso al ponte come protesta ed inviterò anche i cittadini turesi a fare lo stesso. Devono trovare delle soluzioni per allargarlo. Non fare questo sarebbe da irresponsabili”.

“Chi ha sbagliato è giusto che paghi, ma adesso serve un indirizzo politico che spinga verso la giusta soluzione”. A questo punto Tundo coglie l’occasione per ribadire il suo pensiero sulla maggioranza guidata da Coppi e sul suo operato: “Fino ad oggi hanno dimostrato lentezza, inettitudine e incapacità a dare un indirizzo politico all’area tecnica. Lo dimostra il fato che Tardi, bravissimo ragazzo, si sia dimesso per le difficoltà riscontrate non solo con l’area tecnica, ma anche con la parte amministrativa. C’è una crisi di fondo e si stanno facendo male tra di loro. Al posto di farlo a settembre il rimpasto, che lo facessero nell’immediatezza, così da vedere un miglioramento in una gestione della cosa pubblica che in due anni ha lasciato e lascia a desiderare”. “Devono avere il coraggio di fare questo rimpasto subito. Altrimenti è bene che questa amministrazione cada e venga un commissario a guidare il paese”.

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