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Ponticello della vergogna. Ecco la denuncia

La staccionata già rovinata a lavori non ancora conclusi. Una vergogna

Questa settimana abbiamo contattato il consigliere dell’opposizione Sandro Laera. La denuncia riguardo gli scandalosi lavori di Lama Giotta, già annunciata nello scorso numero e depositata in Procura da Laera, è improntata ponendo in evidenza quattro punti fondamentali che lo stesso consigliere ci illustra.

Laera ci spiega: “Innanzitutto l’ipotesi del reato per abuso edilizio, in quanto i lavori sono iniziati ed addirittura quasi terminati senza che l’Ente (Comune di Turi) avesse acquisito il parere del Ministero della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici. In sostanza, il Comune di Turi lo ha ricevuto soltanto in data 23 febbraio 2016, ma la cosa più grave è che il parere del Ministero, cita testualmente “considerando il contesto paesaggistico dell’area interessata all’intervento, si segnala l’opportunità di effettuare opere di inverdimento lungo le sponde dell’alveo e delle gabbionate e di conservare le pareti in pietra a secco che delimitano lateralmente la strada in cui si innesterà il nuovo ponte, prevedendo, a delimitazione e protezione dello stesso, muretti in pietra a secco, anche intervallati da porzioni aperte con chiusure in legno, nel rispetto del disegno esistente, al fine di dare continuità e rendere distinguibile l’asse stradale rispetto alle opere complessive di sistemazione dell’area”.

La staccionata del ponte degli scandali

“Tutto ciò – fa notare il consigliere Laera – non solo non è stato effettuato, ma io mi chiedo e se il Ministero avesse negato la realizzazione dell’opera, oggi cosa sarebbe accaduto? Può essere considerato abuso edilizio aver iniziato e quasi ultimato i lavori senza aver preventivamente acquisito il parere del Ministero della Sovrintendenza per i beni Architettonici? A mio avviso si. Ma saranno le autorità competenti a giudicare”.

Sandro Laera parla anche della realizzazione della carreggiata del ponte e spiega: “Viene realizzata con misure  difformi dalla rappresentazione indicata sulla cartografia (Elaborato G-12) e quindi di 40 centimetri in meno e comunque di dimensioni e traiettorie non consoni ed appropriate alla viabilità della S.P. Turi-Conversano”. Ma non finiscono certo qui le perplessità del consigliere, che stila un lungo elenco di difformità: “L’utilizzo di materiali di qualità del tutto scadenti e non corrispondenti a quelli riportati in computo metrico allegato al progetto di variante, (staccionata perimetrale e sponde della lama); aver rendicontato economicamente al 31.12.2015 più del 92% dei lavori, senza aver contestato nulla in riferimento alla regolare esecuzione e realizzazione dell’opera, nonostante la stessa maggioranza abbia dimostrato in più occasioni delle perplessità ed a conferma di tutto ciò hanno anche richiesto il parere del Ministero delle Infrastrutture. Tutto questo e paradossale. Ovviamente tutto è stato corredato da documentazione idonea ed è stato inviato a più enti per le rispettive competenze (Corte dei Conti, Procura, ANAC)”.  

“Confidiamo nella giustizia per il bene dei cittadini turesi” – conclude Sandro Laera, che aggiunge: “Noi di Fratelli d’Italia abbiamo inoltre effettuato denunce\segnalazioni circa le misure di sicurezza adottate per la carente ed inadeguata segnalazione della presenza del cantiere di Lama Giotta e della strada interrotta, indirizzate al Servizio S.P.E.S.A.L. ed I.N.A.I.L. e segnalazione\denuncia per l’ipotesi di utilizzo di prodotti diserbanti nocivi in centro abitato senza le dovute precauzioni previste dalla norma e senza aver rispettato quanto previsto dai capitolati di appalto, il tutto  inviato al corpo di Polizia Provinciale e Corpo Forestale dello Stato.

Continuo a chiedere le dimissioni dell’Assessore Camposeo, perché è inammissibile perseverare nei mancati controlli. Nelle scorse settimane ho ricevuto segnalazioni  che documentano attraverso foto  i danni compiuti durante i lavori di rifacimento della pavimentazione del centro storico e di come sono stati rifiniti i lavori. Continua a mancare il controllo ed io non posso accettare che si ricopra un ruolo per il quale si percepisce una indennità ignorando i cittadini . Invito il Sindaco a prendere delle serie decisioni in merito per il bene del paese e dei cittadini”. 

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