Coppi e Camposeo chiedano scusa ai Turesi!
Il ponte di Turi sta diventando un sentiero di insidie e menzogne. Alla magistratura, ora, spetta il compito di dare sentenze. A noi, di rilevare l’atteggiamento vergognoso e irrispettoso di questa Amministrazione Coppi nei confronti dei cittadini turesi e dei tanti lavoratori, fornitori delle aziende turesi e visitatori che ogni giorno entrano in città rischiando di finire inchiodati nel pericoloso percorso alternativo. Buche, chicane, polvere, segnali inestinti, scarsa luminosità, questa è l’alternativa che offre Coppi, figuriamoci in panchina, nell’eventuale ricambio, cosa si prospetta. Qualcuno sta facendo riscaldamento senza nemmeno chiedere scusa alla città per questo ‘pasticciaccio brutto’ di via Conversano.
L’incartamento del consigliere Sandro Laera è stato depositato in Procura, assieme alle denunce di Azione Popolare, e apre scenari devastanti per la tenuta delle bugie e delle scuse accampate dai ‘geni’ tecnici e politici che il Comune offre. Persino il garantismo cauto di Paolo Tundo, che abbiamo sentito al telefono, comincia ad arrendersi davanti all’evidenza delle frottole ‘misurate’ fino all’ultimo centimetro anche dall’ing. Tomacelli (l’artefice della variante) e dall’assessore Campeso che sapeva e vedeva, ma che forse non controllava.
I costi e i sospetti.
Fandonie come ciliegie turesi, una tira l’altra. In Commissione Controllo sono state smontate le “false visioni” sulle distanze da un muro all’altro del ponticello (da 9,20 metri a 7,20), rivelandosi false illusioni, maldestri tentativi di nascondersi dietro un dito, o dietro un ponte evidentemente più stretto e quindi difficile per i giochi a nascondino.
E intanto i conti non tornerebbero. Tundo e Laera vogliono vederci chiaro. Ci sono fatture di smaltimento esagerate, che nel complesso superano i 200mila €. Poi ci sarebbero fatture che documentano smaltimenti avvenuti da tutt’altra parte. Sarebbe gravissimo. “La Procura è già informata e indagherà – ci assicura Tundo – Tomacelli e l’assessore Camposeo andranno freschi! Mi auguro almeno che Camposeo ammetta le proprie responsabilità. Andava e veniva dal cantiere con la Susca e con tutti gli altri. Chieda scusa e ammetta le sue responsabilità e gli errori commessi pure in buonafede. Egli, da tecnico esperto, non ha saputo controllare per evitare questa vergogna”.
Fanno bene Tundo e Laera a incalzare la maggioranza, e meglio farebbe l’opposizione a essere più compatta e indignata davanti all’onta che sta investendo Turi, la cui immagine è compromessa anche nei paesi limitrofi: molti ignorano che se ne parla fuori, che nei comuni viciniori Turi è il paese dei tecnici incompetenti (vedi il ‘pasticciaccio’ della Susca a Largo Pozzi), e dei politici incapaci di gestire l’ordinaria amministrazione; per esempio la gestione del decoro, dei giardini pubblici – non solo delle opere pubbliche – è da denuncia, uno schiaffo per i cittadini turesi che pagano le tasse e manco ci si ribella davanti a tale scempio della cosa e del denaro pubblico.
In questo gioco di “visioni” e illusioni, ci sta anche la carezza sfumata di un cambiamento promesso da questa maggioranza e il rimpianto di una precedente amministrazione, quella di Resta, mandato a casa con la scusa dello ‘spread’.
Il ponte delle “visioni” e delle “illusioni” sarà demolito dalla verità, ma intanto si sta già sgretolando per davvero, proprio come un castello di sabbia: il legno si è già spaccato alle prime piogge! È sempre la stessa logica: fare per disfare e ripagare, tanto i soldi sono nostri. Mentre politici e segretari di partito (come Gravinese la settimana scorsa) che fanno? Provano a giustificarsi, come se questo fosse un tribunale, dimenticandosi che devono rendere conto all’opinione pubblica e agli elettori non solo quando si vota o quando si fanno i rimpasti di giunta. La prima ‘sfornata’ del sindaco Coppi vi sarà servita a settembre. Lo scannatoio per le poltrone è già cominciato. Solo soluzioni esterne potranno porre fine all’agonia e agli arrivismi. Ma servirà a qualcosa dopo due anni sicuri di fallimenti, e senza manco aver chiesto scusa?