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Dal Comune a piazza Venusio: il piccolo viaggio di un abete

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Il 4 marzo scorso l’abete che era davanti al comune è stato spiantato per essere riposizionato, poi, a piazza Venusio, dietro la statua di Padre Pio. In quello stesso punto – ricorderemo – c’era una palma, abbattuta lo scorso anno, insieme ad altre piante infestate dal punteruolo rosso. Si è scelto di ripiantare l’albero in quel posto viste le “condizioni adatte” che il luogo e il terreno garantiscono.

Un’operazione, questa, prevista precedentemente, ma che avrebbe portato dei ritardi sia a causa del maltempo (e alla conseguente impossibilità di scavare nel terreno) sia per la necessità di conciliare i tempi lavorativi delle tre aziende turesi che hanno dato la loro disponibilità ad eseguire il trapianto dell’albero.

“Volevo ringraziare l’impresa edile Colamonaco, l’escavatorista Angelo Laera e l’associazione “In Piazza” (che ha donato l’albero) – ci spiega il consigliere con delega all’ambiente Antonello Palmisano – che si sono messi a completa disposizione”.

Infine, Palmisano smorza i toni sulla questione dei diserbanti chimici che la ditta addetta al verde pubblico avrebbe utilizzato in pieno giorno, ad esempio nelle aree verdi in prossimità delle scuole: “Il 5 marzo ho fatto un controllo all’azienda che sta mantenendo il verde e che stava falciando l’erba e diserbando nelle scuole, per vedere che tipologia di prodotto stesse usando. Ne è venuto fuori che per diserbare si stanno utilizzano acqua, aceto e sale, quindi un prodotto del tutto naturale”.

Sul perché si sia valutata una scelta simile, lo stesso consigliere spiega che “in alcune zone abbiamo deciso di non procedere con la falciatura, ma di diserbare completamente, per poter poi intervenire col tempo, con altre azioni più importanti”. 

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