In Santa Chiara, una “Zuppa di cuori”
Un titolo che non inganna, “Zuppa di cuori. L’amore non è solo una minestra riscaldata” l’opera prima del giovane Salvatore Zeola, classe 1985.
A conversare con lui, presso la Chiesa di Santa Chiara, nella ventosa serata di domenica 28 febbraio, Ilenia Dell’Aera che ha salutato il numeroso pubblico presente in chiesa per il nuovo appuntamento di Lultimadelmese. Un romanzo divertente, quello che trapela dalle parole non solo della Dell’Aera, ma dello stesso Zeola che, “dall’alto” della sua giovane età, ha fornito un quadro molto frizzante del mondo dei sentimenti e dell’amore in particolare.
Salvatore Zeola, che approda a soli 16 anni su Italia 1 al fianco di Ambra Angiolini nella trasmissione L’Assemblea, proseguendo poi lungo diverse conduzioni radiofoniche e collaborazioni redazionali con blog, riviste specializzate e siti di settore tra cui Vogue.it, giunge al suo esordio letterario costruendo una storia inventata attorno alla protagonista principale, ma avvicinandola, situazione dopo situazione, a personaggi stereotipi, “che tutti noi avremo sicuramente incontrato nella nostra vita” – commenta la Dell’Aera – e che condizionano la vita di Guenda Bietti Michelina.
Una trentacinquenne insoddisfatta della sua vita, “di solito a 35 anni una donna tira una prima somma del suo percorso” – aggiunge l’autore. Guenda è un’ordinaria ragazza di provincia, timida, incerta, infelice e in carenza di autostima, che lavora in una nota azienda di surgelati “non sapendo affatto cucinare”. Non apprezza né il suo lavoro né i suoi colleghi così come è insoddisfatta della sua vita sentimentale, che è in una fase di stallo da diverso tempo visto che il suo fidanzato Raimondo, detto Ray, non trova uno straccio di lavoro e tanto meno l’ispirazione per delle nuove canzoni che possano far decollare la sua carriera musicale.
Nel suo nome, si nasconde però il suo essere: “se da un lato è ansiosa, insicura, insoddisfatta, dall’altro dimostra forza e spigliatezza, spregiudicatezza e sensualità. Appunto una donna bipolare” – si sottolinea nel corso della serata.
“Quando ci si trascina avanti in amori (o anche lavori) senza più passione, si sa già che la minestra riscaldata non funziona mai, meglio quindi aggiungere nuovi sapori o ingredienti per non accontentarsi di una vita insipida ma riuscire ad avere quanto ognuno si meriti davvero” – continua così Zeola, inquadrando, in una relazione ideale, l’ironia, la passione, la conoscenza, gli ingredienti che aiutano a non rendere, una storia amorosa, una classica zuppa senza emozioni.
E così che Guenda incontra l’altra sé, Bietti. Un vero e proprio ciclone che stravolgerà tutti gli ingredienti della sua quotidianità, trasformandoli in un mix esplosivo, un menu in cui lei stessa rischia di diventare la portata finale.