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Cultura

Perché uccidere?

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Un approfondimento sociale, sviluppato nella serata di venerdì 12 febbraio a Monopoli. “Questa storia sbagliata. Storia di un femminicidio”, manifestazione organizzata dal Comune di Monopoli in collaborazione con la Alexott a.p.s. e la Cooperativa Comunità “San Francesco”. A guidare le redini della manifestazione, la turese Tina Ottavino, presidente di Alexott a.p.s. e Ilaria Morga, consigliera con delega alle pari opportunità del Comune di Monopoli.

Grande la partecipazione di pubblico per questa finestra riflessiva sul tema del femminicidio e della violenza di genere. Non un comune dibattito, ma un vero e proprio incontro dove l’arte è chiamata a raccontare e rappresentare quello che accade, spesso, tra le mura domestiche. “Musica e teatro si incontrano in un progetto che mira a dire basta ad un fenomeno che purtroppo ascoltiamo spesso nei telegiornali” – racconta la presidente di Alexott a.p.s., Tina Ottavino. “Ringrazio il comune di Monopoli, nella persona del suo Sindaco, Emilio Romani e della consigliera Morga, per aver subito abbracciato l’iniziativa” – ha proseguito, sottolineando come anche la presenza di numerose autorità politiche e militari locali hanno contribuito a fornire spunti di riflessione al già arduo tema. Ad aprire e chiudere la pièce teatrale, le note di ‘Musica d’Attracco’ con Aquilino De Luca e Olimpia Simone “che ringrazio per la loro disponibilità” – ha poi asserito la Ottavino. È la scena, quella che ha sortito il maggior interesse, magistralmente interpretata da Eugenio Grardabosco e Patrizia Pozzi. Cosa scatena un femminicidio? A raccontarlo, le parole degli artisti, che definiscono, attraverso le parole di Antonella Caprio, il punto di vista dell’uomo, che decide di trasformare un sentimento d’amore in un’azione di violenza, estrema, verso una donna.

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“Ringrazio gli attori e la compagnia ‘Piccolo teatro comico’ di Torino, composta da Eugenio Grardabosco e Patrizia Pozzi, il consulente musicista Enrico Messina, il service di Vincenzo Buono, Daniela Lovece di Vivicastellanagrotte che ha moderato la serata e quanti hanno contribuito ad arricchirla con le loro emozioni” – ha quindi continuato Tina Ottavino.

Una scenografia semplice per entrare nell’argomento, che in seguito alla rappresentazione ha delineato un dibattito a cui hanno preso parte il Centro Anti Violenza, con la psicologa Marika Massara e l’avvocato Maria Lucrezia Pipino del C.a.v di Conversano “Il Melograno”.

Un bilancio più che positivo per l’evento organizzato nella città di Monopoli concluso con l’offerta di prodotti tipici locali quali i taralli di Tarall’Oro e i vini di Giuliani – “che ringrazio sentitamente”!

Nuovi ed interessanti anche i prossimi progetti della presidente Ottavino, che non si sbottona ma sottolinea: “Saranno sempre indirizzati al tema del sociale e alla riflessione su argomenti che riguardano tutti”. Conclude così ringraziando anche la Direttrice del Carcere, la dottoressa Maria Grazia Susca e Vito Catucci che hanno preso parte alla serata.

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