Del Bene e Salice per rappresentare la lingua turese
Una giornata tutta dedicata alla tradizione, alla cultura popolare, al volgo, che distingue, caratterizza, indica e si tramanda, di generazione in generazione, in una comunità cittadina. È il suo dialetto, la sua origine e la sua carta d’identità. È quella lingua di tutti, che tutti comprendono e che per sempre li accompagnerà nel mondo. E quest’anno, è la Pro Loco “Curtomartino” di Acquaviva delle Fonti ad aver organizzato la “Giornata Nazionale dei Dialetti e delle Lingue Locali” organizzata nell’ambito del SAC Peucetia e Gal Sud Est Barese, insieme alle Pro Loco di Casamassima, Gioia del Colle, Sammichele di Bari e Turi.
Tutta la giornata di domenica 17 gennaio è stata impregnata di questo importante riconoscimento, culminato in serata, presso la Sala C. Colafemmina, con “Ogne iune disce lo sò”, serata celebrativa delle lingue locali dei 5 comuni.
Due rappresentanti della lingua locale hanno portato in scena il turese, accompagnando così la rinnovata Pro Loco di Turi: Domenico Del Bene che ha recitato la preghiera “U Pargolette” e Pietro Salice che ha letto la preghiera “U repere de l’àneme” tratta da Turi Chiesa Madre 1973.
Tema della seconda edizione della “Giornata Nazionale dei Dialetti e delle Lingue Locali” è stato “Il Sacro nel quotidiano”: tradizioni usanze e costumi nei giorni in cui si festeggiano i santi patroni e le festività religiose.
“Ai nostri rappresentanti vanno i più calorosi ringraziamenti per aver dato prestigio al nostro paese” – commentano dalla Pro Loco di Turi.
Al termine della serata, un grande momento di condivisione è stato offerto dalle numerose leccornie che ogni Pro Loco della Peucetia ha portato in tavola per raccontarsi e farsi gustare. Perché la cultura e la tradizione passano anche dalla tavola e, su quella turese, non poteva non distinguersi la fragranza dei tronère e la prelibatezza della faldacchea.