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Politica

“Ma il Sindaco pensa ‘ca a Turi sim tutt fess’?”

Giovanni Settanni e Sandro Laera

Terminato da poco il 2015, ne ripercorriamo i fatti più importanti con il coordinatore locale di Fratelli d’Italia Giovanni Settanni.

Questa Amministrazione è stata spesso accusata di essere “molliccia”, di non avere “programmaticità”, di agire sugli “strascichi delle precedenti amministrazioni” e di “non aver fatto nulla”. A riguardo, qualcuno malignamente afferma che Coppi avrebbe dovuto non ricandidarsi, visto che fino al 2014 (anno delle comunali) aveva goduto della fama di essere stato “l’unico sindaco che aveva del fatto bene a Turi”. Cosa ne pensa?

La fama di essere stato “il miglior Sindaco di Turi” era anch’essa non vera, perché i problemi sull’edilizia pubblica sono partiti da quegli anni, “le colate di cemento” a Turi sono da sempre di matrice di sinistra. Anche il vituperato successo di “aver portato il gas a Turi” è alquanto falsato, perché fu l’Amministrazione del dott. Spada ad aver compiuto i passi importanti per realizzare quell’opera pubblica. L’Amministrazione Coppi del ‘93 ebbe il merito “politico” di “uccidere” la Prima Repubblica a Turi, perché il centrodestra non si presentò unito: solo dal ‘ 94 ci fu il pieno sdoganamento della destra. Certamente bisogna riconoscere che quella amministrazione era piena di “politici” veri che avevano passato la vita in una sede di partito (Pci) ed avevano imparato con la gavetta cosa vuol dire amministrare. L’attuale amministrazione, invece, nata da un miscuglio mal riuscito di centrosinistra e scarti di centro destra, è piena di “apprendisti stregoni” che a malapena sanno leggere una delibera o una determina. Tutto questo sta facendo capire ai turesi l’inerzia caratteriale e  politica del “buon” Menino: era meglio che faceva il “padre nobile” del centrosinistra.

“Lavori pubblici fuori controllo”: un anno fa era questo il parere di alcuni consiglieri di opposizione e sembra che il giudizio sia rimasto immutato. Cosa è cambiato da allora ad oggi? Quanto ha pesato il ruolo degli uffici comunali da questo punto di vista? E quello dell’assessore Camposeo, spesso contestato nei Consigli comunali?

I lavori pubblici a Turi sono da sempre un problema che questa amministrazione aveva la possibilità storica di risolvere con un atto di coraggio. Ma visti i risultati, non è stato fatto niente. In un paese normale l’assessore ai lavori pubblici con un po’ di onestà intellettuale si dovrebbe dimettere perché non è stato capace di fare il proprio lavoro. Ma… La poltrona tira sempre! Poi il Sindaco che ha la delega al Personale dovrebbe avere il coraggio di estirpare questo cancro maligno per entrare nella storia di Turi, ma le speranze sono vane perché per fare questo ci voglio gli “attributi” e il nostro  Sindaco è per lo “status quo” perenne.

L’assenza del Responsabile dell’Ufficio di Ragioneria quanto ha inciso, secondo lei, sull’attività amministrativa?

“La mancanza del Responsabile di Ragioneria è un problema che a Turi è presente da anni e da diverse amministrazioni, per cui è solo una scusa per non fare niente. Aspettiamo con “ansia” da tempo come il Comune intenda attuare una politica contro l’evasione fiscale, dopo che nel Bilancio preventivo il Responsabile dei Revisori dei Conti ha dato un secco “aut-aut” su questa farsesca vicenda.

Altro tormentone che perseguita i Consigli comunali è quello della viabilità e delle “strade disastrate”. Sono state stanziate diverse cifre per la manutenzione ordinaria, ma – secondo alcuni  – senza alcun successo, perché le buche continuano a tormentare i cittadini. A cosa sarebbe dovuta questa “inefficienza”?

I soldi stanziati sono pochi e mal utilizzati! Vorrei chiedere all’assessore al Bilancio, cosa ne ha fatto o ne farà del “tesoretto” presente e da tutti i proventi delle tasse passate, presenti e future? A parte l’assoluta mancanza di controllo sui lavori fatti…

Veniamo alla sanità. Il 28 aprile dello scorso anno lei si è recato, insieme alla consigliera Zaccheo, dal Direttore Generale della Asl di Bari, il dott. Vito Montanaro, per avere ragguagli circa il poliambulatorio, il secondo pediatra e il 118. Il 13 luglio lo stesso è stato ospitato a Turi, in una conferenza presso la sala consigliare del Palazzo Municipale. Molte le rassicurazioni, ma ad oggi la situazione sembra non essere mutata. Si è inoltre fatto accenno circa l’ammissione di Turi al Finanziamento che la Asl avrebbe ricevuto dalla Regione per la costruzione del nuovo poliambulatorio in via Conversano. Eppure alcune fonti ci riferiscono che negli uffici della Asl non esista ancora un progetto per il nuovo polo sanitario. È così?

Da “voci” che escono dal Comune è confermata l’assenza del progetto preliminare e c’è il rischio tangibile di perdere i soldi. Anche su questa situazione si denota una “mancanza” di peso politico del Sindaco e del Pd locale, perché in Commissione Sanità alla Regione Puglia è stata bocciata, con voto contrario di Pd e A Sinistra (ex Sel), la proposta del Direttore dell’ Asl Bari Montanaro che aveva proposto l’aumento di un’unità come pediatra a Turi. Il Sindaco come al solito “non ha toccato palla” a danno di tutta la collettività.

Imu agricola, campagna cerasicola problematica (prezzi delle ciliegie) e gestione dei lavoratori stagionali non residenti o domiciliati a Turi: tre situazioni sopraggiunte quasi contemporaneamente e che, per qualche settimana, hanno gettato gli agricoltori e il paese nello scompiglio. Cosa suggerisce agli agricoltori per il nuovo anno? Quali dovrebbero essere le azioni dell’Amministrazione in questo senso? Cosa non è stato fatto?

Gli agricoltori devono capire che per uscire da questo cono d’ombra devono finire di  isolarsi e si devono associare tra loro, è l’unica soluzione. La mia speranza è nella nuova generazione di giovani che, con grande sacrificio e coraggio, ha intrapreso la “vita di campagna” e fatto un salto di idee senza aver paura. Sono stanco di vedere “persone” di “fuori” Turi che vengono ad arricchirsi con i nostri sacrifici e con le nostre rinunce. Il problema dei lavoratori extracomunitari e non, che hanno bivaccato e creato malumore nel periodo di raccolta, è questione di ordine pubblico! Certamente il Paese non può diventare un “bagno a cielo aperto”: chi non rispetta la legge deve essere perseguito ed allontanato, gli altri devono trovare dimora anche per il tramite di chi li ingaggia a lavorare.  Questi lavoratori non regolari e fuori dalla legge non posso essere paragonati ai ragazzi e ai professionisti delle Bande musicali che vengono ospitati nelle scuole durante le nostre feste. Non ho mai visto un “bandista” pisciare dietro un albero o lavarsi i piedi nelle fontane pubbliche.

Festa di Sant’Oronzo e bilancio in negativo. Come andrebbe considerata secondo lei la questione?

La Festa di Sant’Oronzo per noi credenti e amanti delle nostre tradizioni è da sempre un nostro fiore all’occhiello. E quest’anno si è un po’ appassito, ma ritornerà ad essere bello! A breve ho intenzione di organizzare una raccolta di firme tra la popolazione di Turi per far tornare il Presidente, l’unico che ci ha messo negli anni il cuore e anche il portafoglio per portare Turi alla grandezza che merita: Marinuccio Di Venere! Non sarà una questione politica, ma di cuore, di popolo! Vediamo cosa dicono i turesi…

Lunch box. Potremmo considerarla una spina nel fianco nella vita di questa Amministrazione? Cosa è accaduto secondo lei?

Il lunch box è da considerare la pietra miliare di questa amministrazione. Al contrario, una scelta organizzativa e tecnica è diventata come al solito per la sinistra una questione ideologica. Una scelta che ha diviso ed è finita in una bolla di sapone. Qualcuno si dovrebbe vergognare, ma so di chiedere troppo…

Aree Edificabili e valori venali: si è sollevato un polverone nel momento in cui sono iniziate ad arrivare le famigerate raccomandate (con le tasse da pagare) nelle case dei turesi. Qualcuno lamenta, adducendo motivazioni anche un po’ fantasiose, che il sindaco abbia fatto il  “Ponzio Pilato” della situazione, lavandosene le mani con la scusa di questa relazione tecnica, peraltro fortemente contestata. Si è fatto un opinione in merito?

Non c’è una questione dove il Sindaco non abbia fatto il “Ponzio Pilato” della situazione. Su questa faccenda, sui valori venali, si denota la mancanza di indirizzo politico. Mi chiedo: ma questi che dicono di essere sempre presenti in Comune cosa fanno? Di cosa discutono? Giocano a burraco?

Sono i primi giorni di maggio 2015, quando apprendiamo la notizia che due assessori della Giunta, Caldararo e Tardi, sono passati da “indipendenti” al Pd. “Un fatto naturale” lo aveva definito Tardi alle nostre colonne. Secondo lei, quanto ha pesato questa scelta nell’operato della sua Amministrazione e negli equilibri della sua maggioranza?

Sulla faccenda di Tardi e della Caldararo passati al Pd, si evince chiaramente la mancanza di cultura partitica e dalla poca esperienza politica. Tutto tace e la polvere rimane sotto al tappeto, perché per il Sindaco e molti altri non conviene alzare la testa: si rischia che il 2019 resti una chimera. La poltrona e l’indennità sono il miglior deterrente per molti…

Questione “Pertini – Montale”. Cosa è stato fatto?

La questione Itc è uguale a quella del mancato nuovo pediatra a Turi. A Bari ci prendono allegramente per i fondelli, tanto nessuno batte un “pugno” sul tavolo per farsi rispettare. Castellana batte Turi dieci a zero! Loro hanno mosso le loro pedine. Noi, grazie al Sindaco e al Pd locale muoviamo i fantasmi! Penoso e offensivo il comizietto fatto dal Sindaco l’altra mattina ai ragazzi dell’Itc scesi in Piazza per protestare. Ma lui pensa “ca a Turi sim tutt fess”?

Se potesse dare un voto all’anno da poco conclusosi, quale sarebbe e perché?

Il voto per il 2015 è un bel 5, per voler essere benevoli. Non c’è una cosa che sono riusciti a portare al termine senza generare scontento tra la gente e problemi al loro interno. Sarà una lunga agonia per loro e per Turi!

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