Via Conversano: “Qualcuno deve pagare”
Fratelli d’Italia, nelle persone di Sandro Laera e Giovanni Settanni, e Rinascita Civica, rappresentata da Carmine Catalano, hanno indetto mercoledì scorso una conferenza stampa per discutere del grave errore commesso a Lama Giotta in via Conversano, principalmente riguardante la larghezza della carreggiata del ponte che si deve necessariamente attraversare per raggiungere Conversano. In questo tratto di strada, da quanto ci viene riferito durante l’incontro, la larghezza della carreggiata sarebbe di 6,70 mt, “ben al di sotto di quanto preveda la norma, che impone un minimo di 8 mt” – spiega Carmine Catalano. Inoltre, precisa Sandro Laera, proprio in quel punto vi sarebbe una curva “ad angolo vivo”: questo significherebbe che un mezzo pesante, per attraversarlo, deve necessariamente allargarsi spingendosi sulla corsia opposta. E da qui il problema degli autobus, che non potrebbero circolare contemporaneamente in maniera opposta su quella porzione di via. Questione da non tenere in poco conto, visto che ogni giorno molti giovani studenti si recano a scuola a Conversano. Oltre ad un errore di cui si ignorano le responsabilità, sarebbe anche un pericolo per i nostri figli.
Ad ogni modo, spiega Laera, “il tema fondamentale su cui vogliamo focalizzare questa conferenza stampa è l’inefficienza di chi svolge il ruolo amministrativo e quello politico. Perché in questo caso c’è una doppia responsabilità”. La prima ad essere oggetto di discussione è il funzionario dei lavori pubblici, l’arch. Susca, per la quale Rinascita Civica e Fratelli d’Italia chiedono la sospensione. “L’architetto deve essere sospesa – afferma Catalano – perché sta facendo danni dal 2003”, senza dimenticare di elencare i compensi extra che la stessa percepirebbe da ogni progettazione, anche se affidata esternamente.
Per Laera, è giunto il momento che qualcuno si assuma la responsabilità politica di quanto accaduto. “Ammesso che la progettazione fosse stata corretta – si chiede – il direttore dei lavori e l’assessore ai lavori pubblici cosa stavano facendo?”. Il consigliere lamenta la scarsità dei sopralluoghi e dei controlli e invita l’ass. Camposeo a dimettersi, perché questa mancata vigilanza su lavori così importanti è indice o di assenza di volontà e disinteresse o addirittura di totale carenza di capacità.
“Qualcuno deve pagare” – sottolinea ancora Laera, riferendosi anche all’aspetto economico: “E i costi? Là qualcuno deve pagare, non possono essere i cittadini a farlo”. In effetti, da quanto riferisce Catalano, “dopo altri sopralluoghi, anche con la ditta che esegue i lavori, è venuta fuori la voce che non interromperanno i lavori. Quando sarà finito tutto, dovranno fare un nuovo progetto per abbattere l’attuale ponte e rifarne un altro: significa che qua stiamo parlando di soldi. Si parla di almeno 200mila euro per fare una cosa di quelle”. Cifra che si va ad aggiungere ai 900mila euro (dato fornito in conferenza dal rappresentate di Rinascita Civica) già spesi per la realizzazione dei lavori attuali.
Se l’Amministrazione non prenderà provvedimenti seri, Catalano, Laera e Settanni si dicono pronti a rivolgersi in Procura, “perché qualcuno deve pagare”.
Chiude l’incontro il coordinatore di Fratelli d’Italia Settanni, il quale uscendo un po’ dal tema centrale della conferenza, parla della mancanza di peso politico di Coppi a Bari, così come del circolo locale del Pd a cui lo stesso appartiene. “Qualcuno a Bari non sapeva nemmeno che a Turi ci fosse un sindaco del Pd” – afferma.