Si chiude la Mostra Presepiale
Dodici dicembre, otto gennaio. Sono state queste le date della lunga esposizione che per il terzo anno consecutivo l’Associazione “I Vecchi Tempi” ha regalato alla comunità turese. Una mostra di arte presepiale, che ha abbracciato il nuovo e il vecchio, che ha incrociato la tradizione per innestarsi nelle novità della rappresentazione.
Tanti i presepi in mostra, realizzati per l’occasione da artigiani e appassionati del presepe, da Turi e da paesi limitrofi, per ringraziare e omaggiare il simbolo del Natale cristiano avviato con San Francesco.
“Come tutti gli anni è stata un’esperienza molto bella dal punto di vista dei visitatori, cittadini turesi e dei paesi limitrofi” – ci racconta il presidente Paolo Florio. Un po’ di amarezza, nella sua voce, che non lesina di raccontare come poche siano state “le associazioni che sono venute a farci visita”, nonostante i tanti buoni propositi di “collaborare per la crescita culturale di questo paese”.
Presto, però, torna alla mostra e continua: “vorrei ringraziare gli altri soci dell’associazione turese ‘i vecchi tempi’, per il supporto che danno anno dopo anno. Ringrazio Don Giovanni Amodio per la sua disponibilità per la benedizione, il Sindaco e l’Amministrazione comunale che crede in noi. Ringrazio tutti gli espositori che hanno collaborato per l’allestimento della mostra presepiale; il gruppo presepisti di San Nicola di Bari sempre disponibili a mostrare le loro opere. Ringrazio – prosegue ancora il Presidente Florio, – per la disponibilità del locale, Notarnicola Umberto e Zita, sempre disponibile al momento”. “Un grazie –aggiunge ancora – va alle redazioni che ci seguono dall’inizio del nostro percorso culturale e artistico: “La voce del paseese, Redazione Fax e Il Paese. Un grazie di cuore a Cinzia Debiase e Fabrizio Lerede per la tipografia fatta”.
Instancabile, comunque, il sentito ringraziamento a tutti i visitatori che “credono ancora nell’arte presepiale e spero, in futuro, di poter coinvolgere ancora gente, che nonostante il periodo critico che stiamo attraversando, crede ancora nel Santo Natale e nella nascita di Gesù bambino, che non ha nessuna colpa\ di ciò che abbiamo creato noi stessi umani”.