Archivio Turiweb

La Voce del Paese – un network di idee

Attualità

Firmata la Charta di Parigi

Decaro, sindaco di Bari, tra i primi firmatari del protocollo

“Sono dispiaciuto della censura attuata da alcuna stampa nazionale e locale nei miei confronti”. È con queste parole che apre Natalino Ventrella, Amministratore del Consorzio Mediterrae, all’indomani della costituzione della “Charta di Parigi”, presso il Politecnico di Bari.
Presso l’Aula Magna “Attilio Alto”, lo scorso 28 novembre, infatti, si sono unite in seminario diverse personalità politiche e amministrative per scrivere insieme un documento sul clima.

Il Rettore dell'Ateneo di Bari sigla la Charta di Parigi

Ma forte la delusione dell’Amministratore del Consorzio, ente ideatore e coordinatore dei lavori: “Di tutte le iniziative realizzate negli ultimi mesi, non c’è ne stata una, dico una sola, che abbia interessato alcune testate giornalistiche che raccontano Turi. Sono consapevole del fatto che non piaccio a tutti… e per fortuna, ma l’informazione deve essere al di sopra delle parti, libera ed intelligente”.
“Sono convinto – prosegue – che quando andrà in Udienza dal Santo Padre qualche altra persona di Turi che emula le mie iniziative, le stesse redazioni concederanno anche la prima pagina, come evento eccezionale ed esclusivo. Probabilmente qualcuno considera le mie iniziative ‘de minimis non curat preator’, ma aver contribuito alla stesura di un documento raro e concreto come la “Charta di Parigi” condivisa da due Rettori, da un Sindaco della Città Metropolitana e dal Presidente regionale Rotary International é per me un vanto ed un onore”.
“Resto a disposizione dei due direttori per ogni eventuale chiarimento! Ubi Maior minor cessat” – conclude Ventrella.
A sottoscrivere la “Charta di Parigi”, la Prof.ssa Palma Mirella Guercia, Gov. Distretto 2120 Rotary International; l’Ing. Antonio Decaro, Sindaco Bari Città Metropolitana; il Prof. Dr. Antonio Felice Uricchio, Magnifico Rettore Ateneo di Bari; il Prof. Ing. Eugenio Di Sciascio, Magnifico Rettore Politecnico di Bari; il B. Gen.(R) Ing. Roberto De Pascalis, Presidente Consorzio Mediterrae; l’A.D.V. Natale Ventrella, Consigliere di 1^ Classe dell’I.D.I.
“Alla luce dell’evoluzione, in riferimento all’attuale complessivo Quadro Climatico, già tristemente determinato IMG-20151128-WA0077attraverso la misurazione di un livello generale di Anidride Carbonica (CO2), nel Pianeta, che ha raggiunto livelli preoccupanti, mediamente valutati in 400 parti per milione in Volume (p.p.m.V); si rende necessario, stabilizzare tale livello a valori di 350 p.p.m.V. entro il 2020 e dimezzarlo entro il 2050 (altrimenti non potremo evitare Tifoni, Uragani, Tempeste Tropicali, Siccità, Ondate di Caldo e di Freddo, sommersione di atolli corallini, perdita del 50% della Fauna Marina oltre al proliferare in misura sempre più incrementale di virus, batteri e malattie)” – si legge nel documento firmato.
“Per raggiungere questo semplice obiettivo, in riferimento al traguardo principale riferito al dimezzamento del livello di CO2 entro il 2050, occorre: ridurre l’impiego di combustibili fossili del 40% entro il 2020 e sviluppare e produrre Energia, nei vari diversi relativi sistemi di produzione, con il ricorso almeno per il 70%  a fonti rinnovabili, entro il 2030; limitare ad utilizzare Energia, in tutti i vari possibili sistemi di produzione, che sia stata prodotta  al 100% dall’esclusivo impiego  di  fonti rinnovabili e definire nuove strategie di Politica Industriale, pienamente innovativa e sostenibile, entro il 2040”. A queste proposte si aggiunge la necessità di “sensibilizzare tutti i Paesi nel voler adottare adeguate Policies in riferimento all’uso potenziale delle rispettive risorse di carattere militare in favore delle strategie ambientali e per il contrasto alle minacce climatiche; annullare, a livello di scala globale entro il 2025, l’impiego di tutti i Gas Climalteranti (anche e soprattutto nei Paesi del 3° Mondo, laddove vengono costantemente e massivamente ancora impiegati, in pieno IMG-20151202-WA0000dispregio a quanto stabilito nel Protocollo di Montreal); migliorare l’efficienza energetica, in ambito globale, riducendo del 30% il fabbisogno di energia primaria entro il 2030; raggiungere ambiti sostanziali di efficienza energetica, attraverso il largo ricorso a nuovi paradigmi operativi, per esempio realizzando solo Zero Emission Buildings (Z.E.B.) e promuovendo pratiche di Renewable Energy Plans che siano sviluppate, in ambito  globale, ai livelli vari di quartieri e di città; puntare su incisive Politiche dettate da precise “Linee Guida”, applicabili a livello globale, finalizzate al Contenimento dei Consumi e degli Sprechi, con unita coordinata applicazione di una rigida tassazione progressiva ed incrementale, da applicare a tutti coloro che continuano ad inquinare; Centrare l’Obiettivo Inderogabile, entro il 2050, riferito al raggiungimento di un livello di CO2 al massimo valore ammissibile e consentito pari a 250 p.p.m.V.”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *