In Consiglio torna il bilancio
La variazione di assestamento di bilancio. C’era tempo fino al 30 novembre per approvare l’assestamento di bilancio per l’anno 2015 e proprio l’ultimo giorno utile si è arrivati al voto. Come vi avevamo già raccontato, per alcuni ritardi dovuti principalmente alle difficoltà che l’assenza o la presenza a singhiozzo del responsabile economico-finanziario ha comportato, il consiglio comunale da venerdì 27 in prima convocazione si è tenuto solo lo scorso lunedì (30 novembre per l’appunto). In tale sede, i consiglieri turesi hanno approvato a maggioranza la variazione di assestamento generale, con la quale si è attuata la verifica di tutte le voci di entrata e di uscita, compreso il fondo di riserva (ed il fondo di cassa per gli schemi di bilancio armonizzati), al fine di assicurare il mantenimento del pareggio di bilancio. Tre sono stati i prospetti analizzati: la variazione al bilancio di previsione 2015 e al bilancio pluriennale 2015 – 2017; il riepilogo per titoli; i prospetti armonizzati relativi alla variazione. Durante la discussione del presente odg, ha presenziato anche il dott. Buquicchio, responsabile del settore economico-finanziario.
L’intervento di Giuseppe Tardi, assessore al bilancio. L’assessore al bilancio Tardi ha esordito, nel suo intervento di presentazione dell’odg, con un breve excursus di quella che è stata la “ratio” che ha determinato questo assestamento di bilancio. Spiega che, a differenza dello scorso anno, dove la manovra di assestamento comportò una revisione di quelle che erano le entrate tributarie a seguito della sovrastima della Tasi, quest’anno, invece, il gettito atteso è coerente con quelle che sono state le previsioni fatte in fase di previsionale, “pertanto non abbiamo avuto la necessità di andare a ritoccare quella che era la manovra tributaria”. Il lavoro più grande sarebbe stato fatto, al contrario, nell’operazione di razionalizzazione di quelle che sono state le sottostime o le sovrastime di alcuni capitoli, fatte in fase di previsionale. La maggiore concentrazione – spiega sempre Tardi – è stata rivolta soprattutto su una voce di bilancio “che ha comportato una maggiore sovrastima”, ovvero le entrate della mensa, “perché, effettivamente, le stime fatte dagli uffici si basavano sicuramente sui 120 giorni di mensa mentre siamo arrivati a metà di novembre”. Questo sarebbe stato, dunque, l’intervento più importante e corposo. Infatti, le entrate della mensa da 117mila euro sono passate agli oltre 84mila euro e, “di fatto, prevediamo fino alla fine dell’anno di introitare 33mila euro”. Oltre a questo – secondo il resoconto dell’Assessore – non ci sarebbero state significative variazioni di bilancio su altri capitoli, se non il “rimpinguarne” qualcuno e svuotarne qualcun altro “perché ci siamo accorti che effettivamente fino alla fine dell’anno non ci saranno impegni di spesa”. E chiude il suo intervento affermando che “sicuramente non avremo grossi problemi circa la parte tributaria”.
L’azzeramento di alcuni capitoli. Dopo l’intervento di Tardi è iniziata la valanga di domande da parte dell’opposizione, che chiede delucidazioni su molti dei capitoli di bilancio. A non generare particolare felicità è uno zero posto di fianco ad alcune voci, significativo dell’azzeramento di alcune spese su cui la Volpicella non transige. Chiede spiegazioni in merito a questi capitoli azzerati, quali l’assistenza domiciliare agli anziani, le verifiche agli impianti degli edifici scolastici, le spese per il centro polivalente degli anziani, l’asilo nido convenzionato e riguardo tutte le voci riferite alla raccolta differenziata e all’ambiente (anch’esse azzerate). Le viene risposto che, se entro fine anno determinate cifre non si riescono ad impiegare, i capitoli devono essere necessariamente azzerati. Ma per la consigliera di opposizione la questione è un’altra: “Perché non si è fatto in tempo?” “Perché non ce la fanno” – risponde Camposeo, riferendosi probabilmente alla carenza numerica di cui soffre il personale comunale.
Buquicchio e il Decreto Legge 118. Visto il dibattito che ne è sorto, il Sindaco invita il dott. Buquicchio a spiegare come e perché l’attuale Legge abbia indotto a porre quegli zeri. Il responsabile economico-finanziario riporta in aula quanto prevede il decreto legislativo 118. L’articolo 3 del decreto legislativo n. 118 del 2011 prevede che, a decorrere dal 1° gennaio 2015, le amministrazioni pubbliche territoriali e i loro enti strumentali in contabilità finanziaria conformino la propria gestione a regole contabili uniformi definite sotto forma di principi contabili generali e di principi contabili applicati. Si richiama, in particolare, l’attenzione sul principio contabile generale della competenza finanziaria, che costituisce il criterio di imputazione agli esercizi finanziari delle obbligazioni giuridicamente perfezionate attive e passive (accertamenti e impegni). Sia il D.Lgs 91/2011 concernente le altre amministrazioni pubbliche che il decreto legislativo 118/2011 prevedono la sperimentazione di una nuova configurazione del principio della competenza finanziaria, cd. “potenziata”, secondo la quale le obbligazioni attive e passive giuridicamente perfezionate, sono registrate nelle scritture contabili nel momento in cui l’obbligazione sorge, ma con l’imputazione all’esercizio nel quale esse vengono a scadenza. Quanto questo decreto sostanzialmente dice è che, mentre per il passato l’impegno di spesa poteva essere mantenuto per il futuro, questo oggi non può più accadere. “Se entro il 28 febbraio dell’anno successivo – conclude Buquicchio – non avremo la possibilità né di incassare né di spendere, quelle cifre equivarrebbero a un semplice numero su una carta”.
Le dichiarazioni e i voti dell’opposizione. Secondo Laera le scritture di bilancio presenterebbero delle carenze e delle criticità, ma ha apprezzato l’impegno di Tardi nella questione delle tariffe della mensa ed auspica che in futuro si possa tornare a discutere della sua proposta di deliberazione. Si astiene, così come fa Tundo, il quale esprime tutta la sua delusione riguardo il Palazzetto dello sport. “È inutile negare le criticità che ci sono – afferma invece Birardi – e i ritardi che permangono. Riconosco che alcuni non sono dipesi da voi quindi il mio voto è di astensione”.
Voce fuori dal coro, la Volpicella vota contro. Si dichiara “totalmente delusa” la consigliera Volpicella, la quale rimprovera “l’attenzione verso la scuola prossima allo zero” e il fatto che “gli uffici non ce la faranno”. Inoltre accusa l’Amministrazione di “avere due pesi e due misure”: consapevole del fatto che l’Ambito di zona funzioni a “singhiozzo”, richiama il fatto che “quando c’ero io, la colpa era della parte politica, ora che ci siete voi, la colpa è del Piano di zona”. Si “rattrista” del fatto che “si stiano perdendo dei finanziamenti”, facendo principalmente riferimento ai 15mila euro previsti dall’Ambito per il centro anziani. Tardi le risponde che di quei fondi, non si è visto un centesimo. A lei, invece, risulterebbe il contrario. Per tutte queste considerazioni – conclude – “il mio voto sarà sicuramente contrario”. E così è stato.
La capogruppo Anna Gasparro: “Bisogna essere porpositivi”. “Dobbiamo essere propositivi e cercare, per il 2016, di approvare quanto prima il bilancio previsionale e tutto quello che non si è potuto fare in questo anno (anche a causa della mancanza del funzionario di ragioneria), sarà fatto per il successivo”. Il voto della maggioranza è stato, ovviamente, favorevole.