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L’Associazione “POST-IT” si presenta

Post it

Post-it è una neo associazione turese che crede nella profonda importanza della promozione del “genius loci” inteso come identità. Un’identità che si concretizza attraverso l’impegno e la passione. Caratteristiche insite nei giovani membri di questa associazione . Vediamo di conoscergli attraverso una breve intervista.

In quale circostanza è stata fondata l’associazione “Post-it”? C’è qualche esperienza particolare che ha potuto creare le premesse di una tale iniziativa?

“Post-it nasce da un sogno comune di dieci ragazzi turesi, dieci buoni osservatori della realtà territoriale che vivono e delle realtà che li circondano. Da questo abbiamo potuto constatare che la maggior parte dei nostri coetanei trovano più stimolanti e coinvolgenti tali realtà. Quindi perché valorizzare un altro territorio o paese con la finta illusione che sia migliore del nostro? Turi ha grandi potenzialità e un passato non indifferente. Eppure sembra offrirci sempre poco. Perché restare fermi, aspettando che sia il paese a fare qualcosa per noi? Siamo noi che costruiamo la nostra realtà, il nostro paese, rendendolo più o meno interessante, più o meno eccepibile, più o meno all’altezza delle aspettative dei suoi cittadini. Abbiamo con consapevolezza e coraggio scelto di ricominciare da qui, dalle nostre idee, dalla nostra voglia di creare. Crederci, costruire e affrontare con coraggio le sfide necessarie affinché si possa RI-cominciare”.

Chi sono i ragazzi di “Post-it”? E quali sono le loro ambizioni relative al futuro del nostro paese?

“Rispondere con l’elenco dei nomi che compongono Post.it, sarebbe contro la nostra etica di fondo, dato che nessuno di noi vuole farsi conoscere per il proprio nome, piuttosto per l’entusiasmo e per il nostro pensiero. Post-It è un bacino di idee che spera di diventare sempre più grande, sempre più audace, il mezzo attraverso il quale giovani, adulti e ragazzi di ogni età, potranno finalmente mettersi in gioco, condividere idee e progetti più o meno realizzabili con l’entusiasmo e la voglia di chi finalmente vuole e può dire la propria. R.W Emerson diceva «Nulla è mai stato raggiunto senza entusiasmo». I ragazzi di Post.it incarnano questo entusiasmo”.

Sulla pagina Facebook della vostra associazione si legge: “A Natale puoi dire ciò che non riesci a dire mai…fare ciò che non hai fatto mai, puoi riprendere a sognare, ad amare… Ma il Natale è UNO STATO D’ANIMO che dovremmo vivere TUTTI I GIORNI. È RI-NASCITA… di belle speranze e buoni propositi. Unisce il mondo anche se chiudiamo le frontiere. Il Natale è già nell’aria. È attesa, è sorpresa….e noi stiamo lavorando per regalarvene una…speciale!”. Qualche anticipazione in merito?

“Non sappiamo qual è la linea di demarcazione che distingue l’audacia dalla follia ma siamo stati spinti dall’entusiasmo e dalla voglia di organizzare un evento natalizio che metta in risalto la nostra voglia di far trovare ai nostri concittadini un bel regalo sotto l’albero: in un posto abbandonato da anni, un posto in cui la maggior parte dei turesi non è mai stato, Post.it ha voluto sfidare ogni riluttanza per dare nuova vita ad un ineccepibile pezzo di storia, organizzando il presepe vivente per Telethon. Tale evento rappresenta la punta di diamante delle festività natalizie: 2 giornate in programma 26 e 27 dicembre in cui i visitatori potranno rivivere l’antica cittadina di Nazareth arricchendo l’atmosfera e la permanenza con la degustazione prodotti tipici. Le offerte relative al presepe saranno completamente devolute alla ricerca”.

In conclusione, facendovi gli auguri e un grande in bocca al lupo, vi chiedo: cos’è per voi il cambiamento? E come credete che quest’ultimo possa perpetuarsi nelle logiche del nostre paese?

“Non abbiamo la presunzione di cambiare Turi: le cose non si possono cambiare, ma si possono migliorare cominciando ad amarle e ad apprezzarle. Cercheremo di trasmettere ai nostri concittadini l’amore per il nostro Paese e il forte senso di appartenenza ad esso, conservando le nostre origini, tenendo fede alle nostre tradizioni, ma guardando con serenità, coraggio e speranza al futuro”.

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