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Politica

“I cittadini non devono pagare le beghe in maggioranza”

Sandro Laera

Dopo la bocciatura della proposta deliberativa sulle tariffe comunali, presentata da Sandro Laera nel consiglio comunale del 20 novembre, il consigliere affida alle nostre pagine alcune brevi riflessioni a conclusione della vicenda.
Le ripercussioni nel 2016. “Tirando le conclusioni, possiamo solo dire che sulla refezione scolastica c’è stata un’assoluta mancanza di volontà politica nell’emettere ed approvare il provvedimento deliberativo che avevo presentato, che sicuramente giustificava benissimo, in tutte le premesse che ho fatto, il ritocco di quelle tariffe, sia considerando i numeri di coloro che stanno usufruendo del servizio, sia per l’entità dell’intervento economico, perché – voglio ribadire – la variazione di bilancio relativa alla riduzione delle tariffe della refezione scolastica sarebbe stata per il 2015 non superiore a 2mila euro. La ripercussione maggiore delle tariffe l’avremo nel 2016. Inoltre, non si è tenuto conto delle 462 firme raccolte”.
I cittadini non devono pagare le beghe all’interno della maggioranza. “L’altro aspetto che mi piacerebbe sottolineare è l’assenza dell’assessore responsabile al provvedimento in Consiglio”. “Sappiamo benissimo che ci sono delle beghe interne di partito. E questo ovviamente mi rattrista se poi di questi contrasti interni sono i cittadini a pagarne le conseguenze”. “Avevo chiesto a gran voce la presenza sia in commissione che in Consiglio comunale dell’assessore Caldararo (che non è venuta neanche in commissione), della responsabile del settore affari istituzionali (anche lei assente in commissione e in Consiglio) e del direttore di ragioneria. Non dobbiamo dimenticare, poi, che durante la seduta consigliare, abbiamo per un attimo tenuto il numero legale della maggioranza. E anche qui dobbiamo sottolineare la spaccatura e il disinteressamento dell’Amministrazione a delle vicende sociali che abbiamo trattato”.
I ritardi della documentazione sul bilancio preventivo. “A causa dei ritardi della documentazione per le scritture di assestamento del bilancio, ci siamo sentiti costretti, dietro invito del sindaco, a non presentarci alla prima convocazione di venerdì, anche per rinunciare al gettone di presenza perché non ci sembra giusto far pagare ai cittadini ritardi o errori dell’Amministrazione. Già stiamo assistendo a vari di questi episodi. Questo rincorrere i tempi non porta sicuramente ad ottimi risultati, la fretta non ha mai dato buoni frutti. E penso che quest’Amministrazione non li stia dando anche per questo motivo, pur comprendendo tutti gli ostacoli della macchina amministrativa”.
Una riflessione sull’incontro tra Emiliano e la Meloni. “Volevo fare solo una riflessione su quanto accaduto mercoledì sera all’incontro tra Giorgia Meloni e Michele Emiliano. È giusto mettere da parte, in molte occasioni, l’orgoglio, le bandiere e le appartenenze politiche, se il fine comune è quello di fare del bene, ad una regione in quel caso, ad un paese nel nostro caso. È giusto che si possa discutere ed avere uno scambio di opinioni anche in maniera molto serena e costruttiva. A Turi non vedo questo tipo di incontro. Qua ci scontriamo con dei muri, con qualcuno che ha dei paraocchi e quando prende delle decisioni, pur di non ammettere di aver commesso una leggerezza o magari un errore di valutazione, non è disposto a tornare indietro, a nessun costo, neanche a costo di gravare sui cittadini, che sono ormai vessati dalla tassazione comunale continua”. Laera conclude, infine, esprimendo il suo rammarico sul mancato avvio del servizio del vigile volontario.

 

Siglato il “Patto per la Puglia”


Mercoledì 25 novembre presso, una delegazione del Circolo di Fratelli d’Italia di Turi ha partecipato ad un convegno a Bari, nel quale erano protagonisti la leader di Fratelli d’Italia, on. Giorgia Meloni, ed il Presidente della Regione Michele Emiliano. A conclusione del confronto, organizzato dall’associazione Levante e moderato dal dott. Lino Patruno, mettendo da parte le bandiere e le provenienze politiche ed insieme per abbattere le disparità tra Nord e Sud, è stato sottoscritto un decalogo di punti per colmare il divario tra Nord e Sud.
Alla realizzazione dei dieci punti inseriti nel decalogo hanno partecipato attivamente i membri del Circolo Territoriale di Turi di Fratelli d’Italia – AN “G. Almirante”, i quali hanno sviluppato i settori “ambiente” (curato da Zagaria Vito Giuseppe) e “disoccupazione e lavoro” (curato da Sandro Laera). Un lavoro fatto con la collaborazione di tutto il Circolo che con onore e dedizione si è contraddistinto.

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