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Edilizia Erp ed espropio

L'ing. Di Bonaventura

La procedura per la realizzazione dei dodici alloggi di edilizia convenzionata previsti nell’area dell’ex ospedale è giunta praticamente al termine. All’inizio di marzo è stato approvato il progetto preliminare, a fine dello stesso mese il progetto esecutivo che è stato ammesso al finanziamento. Nel mese di luglio è stato sottoscritto tra Comune e Regione un preliminare per l’erogazione dei fondi. Agli inizi di settembre è stata avviata la prima parte della procedura di gara che è scaduta esattamente alle ore 12 dello scorso venerdì. Lunedì mattina si è tenuta l’apertura delle buste con le offerte tecniche (e non quelle economiche). Nella sostanza, sono state valutate le candidature ammissibili, cioè quelle che hanno fornito adeguata documentazione. “Siamo in dirittura d’arrivo” – ha tranquillizzato l’ing. Di Bonaventura, responsabile del settore urbanistica.

Votata la variante urbanistica come vincolo preordinato all’esproprio per il terreno – recapito del depuratore


Durante il consiglio comunale del 20 novembre, come vi avevamo ampiamente anticipato nello scorso numero de “La voce del Paese”, i consiglieri sono tornati a votare sulla questione del terreno in contrada Lama Rossa, divenuto recapito delle acque del depuratore situato proprio lì vicino. In assise consigliare, l’ordine del giorno è stato egregiamente spiegato dal responsabile del settore urbanistica, l’ing. Di Bonaventura.
Quel recapito, come ben sappiamo, è costato alle casse comunali un’ingente cifra, circostanza che ha spinto a prendere la decisione di acquisire definitivamente quell’area da parte dell’Acquedotto, in modo tale che l’Ente turese avrebbe potuto liberarsi dalle spese che stava sostenendo. Al fine di poterlo acquisire mediante una procedura di esproprio, c’era bisogno di una specifica variante urbanistica che imprimesse all’area un vincolo preordinato all’esproprio.
Per rispettare la normativa vigente è stato necessario effettuare due passaggi, entrambi sottoposti al voto del Consiglio comunale. Il primo adempimento, concretizzatosi lo scorso luglio con deliberazione consiliare, ha visto l’adozione della variante urbanistica con successiva pubblicazione della stessa al fine di consentire alla cittadinanza, laddove interessata, di produrre delle osservazioni in merito. Il secondo adempimento è stato completato nell’ultima seduta del 20 novembre: non essendo giunta alcuna obiezione, l’assise ha potuto procedere alla definitiva presa d’atto della variante, che costituisce un vincolo preordinato all’esproprio e che va definitivamente a confermare la dichiarazione di pubblica utilità dell’area, fatta dall’Autorità Idrica Pugliese in sede di approvazione del progetto definitivo dell’Acquedotto.  
I passi successivi. Due saranno i passi successivi. Innanzitutto si procederà alla trasmissione all’Autorità Idrica Pugliese al fine di concludere la procedura di esproprio. Seguirà la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia dell’avvenuta variazione allo strumento urbanistico del Comune di Turi. in buona sostanza, quell’area passa da una zona agricola a una zona denominata “di urbanizzazione primaria”, già regolata dalle norme di piano (non c’è stato bisogno di inserire nessuna norma di attuazione).
Le spese per il procedimento. L’esproprio rientra nel quadro economico del progetto dell’Acquedotto Pugliese, mentre il Comune di Turi non dovrà assumersi alcuna spesa. Ovviamente l’Acquesotto, essendo una s.p.a., non può effettuare per conto proprio l’esproprio. Per questo si è avvalso della presenza dell’Autorità Idrica Pugliese al fine di ottenere la proprietà dell’area.

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