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Le imprese industriali ed edili guidano una crescita moderata dell’economia pugliese

1 - produzione industria

La Banca d’Italia ha presentato il rapporto dal titolo “L’economia della Puglia. Aggiornamento congiunturale” per l’anno 2015. Il rapporto è stato realizzato a Novembre 2015. Il documento ufficiale dell’ente di governo del sistema bancario italiano è il numero 38 della serie “Economie Regionali”.

Lo scenario dell’economia pugliese.
L’economia regionale della Puglia è in ripresa. Il settore manifatturiero è in crescita. Il numero di imprese manifatturiere dichiaranti un fatturato in crescita è maggiore del numero di imprese manifatturiere con fatturato in diminuzione. Il rapporto della Banca D’Italia individua una relazione positiva tra crescita del fatturato delle imprese manifatturiere, crescita delle dimensioni aziendali e apertura ai mercati internazionale. La crescita dimensionale delle imprese ha comportato una crescita del fatturato nel 2015. L’apertura internazionale delle imprese è associata ad una crescita del fatturato per l’anno in corso. Le previsioni di investimento sono deboli per il 2015 ma anche per il 2016. L’edilizia pugliese è in crescita nel 2015. Le imprese edili hanno previsioni positive di crescita economica anche per il 2016. Il numero dei turisti è aumentato. I turisti hanno privilegiato il sistema aeroportuale al sistema portuale. Il numero degli occupati è aumentato. Le riforme del Governo hanno contribuito all’aumento dell’occupazione. Il sistema creditizio ha subito una contrazione. Il credito è aumentato solo nel comparto manifatturiero. Le famiglie hanno avuto maggiore accesso ai mutui per le abitazioni. Il credito al consumo delle famiglie ha subito una riduzione. Il rischio creditizio è rimasto agli stessi livelli del 2014. Le imprese hanno fatto registrare nel 2015 un livello di rischio creditizio minore rispetto al livello di rischio creditizio delle famiglie. I depositi delle famiglie e delle imprese sono cresciute nel 2015. La crescita dei depositi delle imprese è stato più intenso della crescita dei depositi delle famiglie.

L’andamento dell’industria nell’economia pugliese.
Il livello qualitativo della produzione delle imprese manifatturiere pugliesi è cresciuto nel 2015. Il numero delle imprese aventi un fatturato in crescita rispetto alle imprese aventi un fatturato in diminuzione è pari all’7% del totale delle 320 imprese con 20 addetti censite dalla Banca d’Italia. La crescita del fatturato è stato maggiore per le imprese con un numero di addetti superiore a 50. Le imprese operanti sul mercato internazionale hanno ottenuto una crescita del fatturato superiore alle imprese industriali aventi una minore capacità di orientamento internazionale. La riduzione del valore dell’euro ha avvantaggiato alcune imprese nell’acquisto delle materie prime mentre altre hanno subito una riduzione del fatturato. L’effetto del deprezzamento dell’euro è stato ambiguo. La redditività delle imprese industriali è aumentata: il 39,5 per cento delle imprese industriali intervistate dalla Banca d’Italia ha una aspettativa positiva di chiudere il 2015 in utile. Il 40% delle imprese industriali intervistate prevede una della produzione nell’ultimo trimestre del 2015. Gli ordini per l’industria sono in crescita anche per il primo trimestre del 2016. Le imprese industriali hanno in previsione di realizzare degli investimenti contenuti. La domanda ridotta ha spinto le imprese a ridurre gli investimenti.

Le esportazioni dell’economia pugliese.
Le esportazioni dell’economia pugliese sono aumentate del 2,6 per cento nel 2015. Il tasso di crescita delle esportazioni dell’economia pugliese è stato minore rispetto al tasso di crescita delle esportazioni medio in Italia e nel Mezzogiorno. Il settore dei metalli ha subito una contrazione del 44.6 per cento. Le esportazioni agricole e di mezzi di trasporto hanno guidato l’economia pugliese. Il settore farmaceutico ha subito una contrazione. Le esportazioni dell’economia pugliese sono aumentate soprattutto nell’area asiatica. La contrazione dell’economia cinese ha un effetto basso sulle esportazioni dell’economia regionale pugliese.

Il settore delle costruzioni.
Il mercato delle costruzioni ha segnato un valore positivo. Il numero di imprese edili operanti nel settore residenziali aventi aspettative positive di crescita del valore della produzione tra il 2015 e il 2016 è superiore del 12% al numero di imprese aventi aspettative negative di crescita del valore della produzione tra il 2015 e il 2016. Il miglioramento della produzione nel settore edile nel 2016 è atteso superiore al valore corrispettivo del 2015.Le transazioni di immobili residenziali nel 2015 hanno fatto segnare un aumento del 2,1 per cento rispetto al 2014. Il numero di mutui concessi alle famiglie per l’acquisto dell’abitazione è aumentato tra il 2014 e il 2015. La riduzione del prezzo delle abitazioni nel 2015 è stato minore rispetto al 2014. Le imprese operanti nell’edilizia delle opere pubbliche hanno aspettative positive di crescita del valore della produzione. Il valore degli appalti pubblici è aumentato nel 2015 secondo il CRESME.

L’andamento del mercato del lavoro nell’economia pugliese.
L’occupazione nell’economia pugliese è aumentata del 2,7 per cento nel 2015 rispetto all’anno precedente. I provvedimenti del Governo Renzi hanno avvantaggiato la ripresa dell’occupazione. La crescita dell’occupazione maschile è stata rilevante. La crescita dell’occupazione femminile ha ristagnato. La crescita dell’occupazione in Puglia è stata superiore alla media nazionale e del Mezzogiorno. L’occupazione è aumentata nelle costruzioni e nel settore dei servizi. Nel settore dell’edilizia la ripresa dell’occupazione ha invertito l’andamento stagnante dal 2008. Il tasso di crescita dell’occupazione è pari al 43.6 per cento con un aumento dell’1,3 per cento rispetto all’anno precedente. Il tasso di occupazione maschile è aumentato del 2,5 per cento, il tasso di occupazione femminile è resta fermo al 30,5 per cento. L’offerta di lavoro è cresciuta dell’1,2 per cento.

Il settore bancario dell’economia pugliese tra crescita dei mutui e alto rischio creditizio.
Il credito totale erogato dal sistema bancario dell’economia pugliese è stato minore dell’1,3 per cento nel 2015 rispetto all’anno precedente. Le istituzioni bancarie e finanziarie pugliesi hanno pregiudicato il prestito alle imprese. Il credito alle famiglie del 2015 è ristagnante. La Banca d’Italia ha individuato la presenza di una relazione inversa tra dimensione dell’istituzione bancaria e livello della concessione di credito. La riduzione dell’offerta di credito è stata realizzata dalle grandi banche con una intensità superiore alle banche di piccole dimensioni. Le banche più piccole, le banche cooperative, hanno continuato ad esercitare la funzione di concessione di credito. Le banche cooperative pugliesi resilienti hanno sostenuto gli operatori economici e le famiglie attraverso l’erogazione di credito, prestiti e mutui.

Il credito alle imprese erogato dalle banche pugliesi.
I prestiti alle imprese hanno registrato un andamento generale negativo anche se i prestiti alle imprese industriali sono aumentati dell’1,3%. Il sistema bancario pugliese ha finanziato l’industria. Tuttavia la riduzione del credito alle imprese del 2015 è stato minore rispetto all’anno precedente. Le imprese operanti in Puglia hanno chiesto maggiore credito nel 2015 rispetto al 2014. Le banche hanno allentato alcune rigidità per la concessione dei prestiti nel 2015. Le banche ritengono di avere abbassato i costi del credito e incrementato il valore assoluto dell’ammontare prestato. I tassi di interesse bancari a breve termine sono diminuiti dal 7,50 per cento del 2014 al 7,29 per cento del 2015 per le imprese medio grandi. La riduzione dei tassi di interesse a medio lungo termine è stata pari all’1,5 con una riduzione dal 5% del 2014 al 3,5% del 2015.

Il credito alle famiglie pugliesi: credito al consumo ridotto, crescita dei mutui.  
Il credito al consumo per le famiglie pugliesi è diminuito dello 0,4 per cento nel 2015. Le società finanziarie specializzate nel credito al consumo in Puglia nel 2015 hanno attraversato alcune difficoltà di mercato. Tuttavia le banche hanno erogato mutui per il 2015 con una crescita dell’1,1%. Le banche attraverso la concessione di mutui sostengono l’economia delle famiglie pugliesi con la ripresa del settore delle costruzioni. La concessioni di mutui in Puglia è cresciuta del 34% nel 2015. L’aumento delle erogazioni dei mutui è il risultato di un incontro performativo tra domanda ed offerta di mutui. Le famiglie hanno incrementato la domanda di mutui. Le banche hanno offerto mutui accessibili. Le famiglie hanno manifestato una dotazione reddituale solida. Le banche hanno ridotto gli spread, l’ammontare prestato e la durata dei mutui. Il tasso di interesse per i muiti è stato pari al 3,30 per cento nel 2014. Nel corso del 2015 il valore dell’interesse sui mutui bancari è stato ridotto dello 0,27 percento al 3,03. Lo spread tra mutui a tasso variabile e mutui a tasso fisso è diminuito.

Il rischio creditizio nell’economia della regione puglia: sofferenze e ristrutturazioni.
Le sofferenze rettificate in rapporto ai prestiti liberi da sofferenza è pari al 4,3%. 4,3 crediti prestati su 100 sono a rischio di restituzione. Il rischio creditizio pugliese è superiore al rischio nazionale e del Mezzogiorno. Il 9,1% dei prestiti erogati sono classificati come crediti scaduti, incagliati o ristrutturati. Su 100 crediti erogati 9,1 presentano rischio creditizio medio. In totale il rischio creditizio alto e medio è pari al 13,4%. Su 100 crediti erogati 13,4 sono caratterizzati da un rischio medio-alto. Le imprese hanno ridotto il valore delle sofferenze e dei crediti da ristrutturare. Il miglioramento della condizione debitoria ha riguardato le imprese manifatturiere con una intensità superiore rispetto agli altri settori dell’economia. Tuttavia le imprese hanno mostrato una maggiore capacità di performare l’obbligazione passiva del negozio giuridico creditizio. La qualità del credito concesso alle famiglie è stato ridotto tra il 2014 e il 2015. Il valore delle sofferenze bancarie delle famiglie è aumentato dello 0,2 per cento rispetto al 2014.

I depositi bancari pugliesi.
Il valore dei depositi bancari pugliesi sono aumentati del 2,7 per cento tra il 2014 e il 2015. Il valore dei depositi è inclusivo dei depositi prodotti dalle imprese e dalle famiglie. Tuttavia la crescita del valore dei depositi pugliesi è da attribuire alla crescita dei depositi delle imprese cresciuti del 3,8 per cento tra il 2014 e il 2015 a fronte di una riduzione dei depositi delle famiglie ridotti dell’1,5 nello stesso periodo. La crescita dei depositi in Puglia è da imputare alle imprese di grandi dimensioni. Le famiglie hanno ridotto del 6,3% l’acquisizione di titoli in portafoglio. Le famiglie pugliesi hanno sostituito l’investimento in azioni di fondi comuni ai titoli di stato e alle obbligazioni.

Considerazioni.
L’economia della Regione Puglia è avviata ad un processo di crescita economica. La ripresa della manifattura è un segnale importante per il mercato. Le imprese di grandi dimensioni mostrano di avere una maggiore capacità di stare sul mercato e di ottenere i vantaggi dell’internazionalizzazione. Le grandi imprese manifatturiere sono anche dotate di migliore capacità di restituzione del credito ottenuto dal sistema bancario pugliese. Le imprese pugliesi possono porre in atto dei processi anche di acquisizione volti alla crescita dimensionale per cogliere le opportunità del mercato. La ripresa del settore dell’edilizia è la novità del rapporto dalla Banca d’Italia. L’edilizia residenziale e delle opere pubbliche dà segnali positivi sia in termini di produzione che di occupazione. I lavoratori pugliesi hanno trovato impiego con facilità maggiore nel 2015 rispetto al 2014 anche se le lavoratrici donne sembrano subire una qualche forma di discriminazione. Il Governo ha facilitato il miglioramento della condizione dei lavoratori pugliesi. Le banche hanno ripreso a concedere prestiti e hanno ridotto il tasso di interesse sia di breve che di lungo periodo sia per le imprese che per le famiglie. L’economia pugliese è orientata ad un percorso di crescita economica guidato da tre fattori fondamentali: manifatturiero, edilizia ed esportazioni di prodotti industriali. Il ruolo delle amministrazioni comunali, metropolitane e provinciali, e della Regione Puglia è di accompagnare il processo di crescita economica attraverso il dialogo con gli imprenditori, i banchieri, i lavoratori e le famiglie per consentire all’economia reale di raggiungere il tasso di crescita potenziale.

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