Tariffe mensa: la relazione tecnica smentisce Laera
Parere sfavorevole alla proposta di Laera. “Non avevo dubbi che sarebbero arrivati dati differenti da quelli che avevo evidenziato” – è questo il commento a caldo del consigliere e capogruppo di Fratelli d’Italia Sandro Laera, in merito alla questione delle tariffe delle mensa scolastica, all’indomani della seduta della Terza Commissione, presieduta dalla consigliera e capogruppo di maggioranza Anna Gasparro. In tale assise, la proposta deliberativa presentata dal consigliere Laera, che, ricordiamo brevemente, mira ad aumentare la quota di compartecipazione dovuta dal Comune, alleggerendo la spesa per le famiglie, pare abbia ricevuto un parere sfavorevole dalle relazioni presentate dal responsabile del settore economico finanziario e dal caposettore degli affari istituzionali.
La relazione del responsabile economico-finanziario. In base a quanto ci riferisce il consigliere, la relazione del caposettore degli affari istituzionali, secondo dei calcoli “presunti”, “ha tirato giù delle percentuali che si attesterebbero al 27,53% di copertura di compartecipazione”. Inoltre, sempre secondo il resoconto di Laera, il responsabile economico finanziario, nella sua comunicazione di regolarità, riferendosi alla succitata relazione, avrebbe garantito che “la percentuale di copertura prevedibile è coerente con gli incassi realizzati effettivamente e non sarà superiore al 28%”. Ma non finirebbe qui: Laera ci spiega che, alla fine della sua relazione, il caposettore degli affari istituzionali avrebbe comunque specificato che “i prodotti dati non possono essere assunti quale parametro di riferimento certo. Considerata l’estrema variabilità ed imprevedibilità dell’utenza, infatti, potrebbero subentrare rilevanti variazioni collegate agli utenti che non solo si iscriveranno, ma che effettivamente usufruiranno del servizio entro il termine del 23 dicembre 2015”. Laera definisce quanto descritto un “calcolo contorto” che a suo dire “non ha alcun senso”, ma non si dice preoccupato.
Un calcolo verbalizzato in commissione. Lo stesso, in Commissione, avrebbe fatto verbalizzare un calcolo che dimostrerebbe come quella percentuale sia più alta e soprattutto destinata a salire. “Il 16 novembre, primo giorno del servizio mensa, hanno mangiato 229 alunni più 29 docenti (ventinove pasti gratuiti). Da questi dati, insieme al costo di fatturazione della ditta che fornisce il servizio e la percentuale dei paganti che sono 172, abbiamo tirato fuori un dato del 35,50%, secondo gli stessi criteri considerati nella relazione del caposettore degli Affari Istituzionali”. “Se il giorno 16 hanno mangiato 229 alunni e i blocchetti consegnati sono stati 172, significa che la differenza degli utenti ha utilizzato i buoni dello scorso anno. Questo vuol dire che quella percentuale è destinata a salire”.
La copertura finanziaria indicata da Laera. Nella proposta deliberativa inviata al Comune, Laera avrebbe specificato anche la misura economica compensativa, cioè in quale modo si sarebbe riusciti a coprire le somme del mancato incasso relativo a quanto preventivato. “Il Comune di Turi – spiega – ha in atto una transazione con il Comune di Conversano a causa di un contenzioso legale di diversi anni fa che si è chiuso con una conciliazione. Incasserà la somma di 139mila euro”, cifra che il capogruppo avrebbe indicato come copertura finanziaria.