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Giusy Caldararo e la gestione Mensa: un disastro!

Giusy Caldararo  lunch box

Potremmo discutere dei ritardi, della mancata comunicazione, dell’opportunità sprecata durante la crisi di maggioranza di cambiare qualche delega, ma lasciamo il tempo al tempo. Alla fine è solo una questione di stile…

Non si placano le polemiche sulla vicenda mensa scolastica, ufficialmente iniziata ieri mattina, a cui si cercherà di dare le attese risposte con un incontro chiarificatore, convocato solamente domani, mercoledì 18 novembre, A riassumere queste e altre le perplessità della maggior parte dei genitori, ci pensa una nota,  condivisa sul noto social network, della presidente del comitato genitori Lina Moschidou.

A voi, care mamme, i commenti…

 

Cari genitori, molti di voi mi hanno posto delle domande circa la riunione dei rappresentanti di classe/sezione del giovedì pomeriggio, inerente alla refezione scolastica. Vi rispondo con questo lungo post:

1. Noi genitori rappresentanti abbiamo appreso con un minimo preavviso (il martedì per il giovedì successivo) della riunione relativa al nostro insediamento ed alla presentazione della progettualità della scuola. Nell’ordine del giorno non c’era alcun cenno sulla riunione con la Ladisa per la mensa. Abbiamo avuto solo una comunicazione verbale dalle maestre. 

2. Una volta iniziata la riunione per la mensa, no, non ci è stata chiesta scusa per il grave ritardo dell’inizio della refezione scolastica e non ci sono stati spiegati i motivi in quella sede.

3. Ci è stata presentata la ditta Ladisa, unica ditta ad aver partecipato all’appalto.

4. E’ stato dato ampio spazio al famigerato “lunch box”, a discapito di altri argomenti più importanti, tipo la qualità del cibo ed il menù; quest’ultimo non è stato distribuito ai genitori rappresentanti.

5. Ci è stata distribuita, invece, l’informativa sul “lunch box” e sulla riunione di dopodomani con tutti i genitori che vogliono partecipare.

6. Ci aspettavamo di vedere dal vivo anche il lunch box, ma durante la riunione abbiamo appreso che esso non è stato ancora acquistato dalla ditta Ladisa, ecco perché oggi i bimbi hanno iniziato a mangiare nei piatti di carta. 

7. Ci è stata molta confusione circa gli avanzi del cibo: è stato detto dall’amministrazione che se il bambino non mangia per es. la mozzarella, essa può essere portata a casa nel box, ma la ditta l’ha escluso categoricamente. Il box sarà svuotato nel cestino, spero dell’umido, a scuola e poi portato a casa per essere lavato.

8. A proposito del cibo che non torna a casa, è stato anche sottolineato più volte, durante la riunione, dall’amministrazione, che a questo punto neppure la frutta tornerà a casa: problema risolto!

9. Il corpo docente ha espresso dei forti dubbi sulla gestione dei box all’interno della classe e, per motivi igienico-sanitari, preferisce non toccarli, invitando amministrazione e ditta a fornire il personale necessario per farlo. La ditta ha risposto che come da capitolato, il personale è rimasto uguale all’anno scorso. 
Durante la riunione sono intervenuta come rappresentante, come presidente del comitato genitori e come figura di controllo qualità degli alimenti con le seguenti proposte: 

– Dare la MASSIMA TRASPARENZA sulla refezione scolastica, attraverso una pagina dedicata sul sito web del comune o sul sito della scuola, dove deve essere messo tutto in tempo reale: Carta dei servizi, capitolato, menù normale e speciale, avvisi, verbali della commissione mensa, check list compilate, analisi effettuate dagli organi preposti, etc.
– FARE FORMAZIONE alla commissione mensa, la quale deve saper condurre una visita nelle cucine e nei refettori e deve saper compilare schede e verbali.

– ISTITUIRE gruppi di genitori assaggiatori (questa è la seconda volta che lo propongo). Questi genitori dovrebbero fornire la loro disponibilità all’inizio dell’anno (vedere città di Bari) e potranno mangiare insieme ai bimbi, compilando schede apposite sul servizio e sul cibo. La ditta Ladisa mi ha risposto che questo argomento l’ha proposto anche essa al comune.

– GARANTIRE l’innocuità del materiale di qui è fatto il lunch box. Fornire la scheda tecnica e Se il box è di materiale plastico, ho richiesto che ci sia la garanzia che esso sia esente di bisfenolo A, composto chimico delle stoviglie in plastica, di cui si stanno valutando ancora i danni sulla salute. Inoltre, ho richiesto le prove di migrazione dalla plastica nell’alimento (oleoso, caldo, acido). Il materiale ci sarà, spero, fornito mercoledì prossimo alla riunione.

– FORNIRE le istruzioni ai genitori su come si lava il box: a mano e/o in lavastoviglie, con spugnetta abrasiva o no.
A me personalmente non preoccupa lavare un piatto a casa. A me interessa la garanzia che mia figlia mangia cibo qualitativamente ed igienicamente superiore in un piatto che sia innocuo per la sua salute. Non entro nel merito dei costi dei ticket, aspetto la riunione di mercoledì per esprimermi. 

P.S: A chi mi ha chiesto se faccio parte della commissione mensa, la risposta è no. Quello che so è che non sono state fatte delle elezioni e che i membri della commissione mensa della scuola sono stati nominati per nomina diretta, ma non so chi siano. Tra quelli della maggioranza, so che c’è Vito Notarnicola.

A presto a tutti, Lina Moschidou.


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