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Cultura

A Turi con “Passaggio in Sardegna”

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«Non piove, non è mercoledì e non sono a Cesena» con questo gioco letterario, ispirato all’opera di Marino Moretti, comincia il libro “Passaggio in Sardegna” di Massimo Onofri, presentato venerdì 6 novembre, a partire dalle ore 18.30, presso il Centro Studi di Storia e Cultura di Turi. A guidare il pubblico alla scoperta dell’ultima fatica del famoso critico letterario e docente universitario è stato il giornalista Vito Catucci che, attraverso una sapiente selezione di brani, ha permesso ai numerosi presenti di assaporare alcuni fra i passaggi più significativi dell’opera di Onofri.
Un’opera che si configura sia come un viaggio letterario, nella Sassari reticente di Mannuzzu, nella Nuoro dei morti e dei codici arcaici, ormai implosi, della Deledda e di Satta che come un viaggio di sapori e odori dello slow food italiano. Nel corso della presentazione introdotta dal presidente del Centro Studi,  il dottor Domenico Resta, sono state analizzate due importanti tematiche affrontate nel libro quali l’analisi della realtà sarda contemporanea e la slow life. La prima emerge ampiamente nel capitolo intitolato “Morire a Porto Torres”, dove Onofri denuncia la devastazione ambientale prodotta dal petrolchimico, ricordando uno dei suoi alunni più promettenti, Fabrizio Pittalis che «se n’è andato a soli 27 anni, nel 2007, per via di una rara forma tumorale». La tematica slow life, invece, pervade tutto il libro offrendoci spaccati di vita e d’incontri con librai, giornalisti, ristoratori, pizzaioli ma anche e soprattutto donne che permettono di far emergere la malattia dell’autore: “lo stilnovismo patologico”.
Con il suo intervento, originale e appassionante, Massimo Onofri, partendo dal rapporto che lega la nostra Turi ad Antonio Gramsci, ha introdotto un altro elemento di critica presente nel suo libro “pop aristocratico” ed in modo particolare nel capitolo “Da Siligo a Ghilarza: Ledda e Gramsci” dove pone nel mirino «gli intellettuali della domenica, pronti alla retorica facile e ai buoni sentimenti».
La serata, organizzata grazie alla preziosa collaborazione di Alina Laruccia, si è conclusa con i ringraziamenti del vicesindaco, Lavinia Orlando, e dell’autore che ha ammirato e ringraziato il nostro paese per la splendida accoglienza.
“Passaggio in Sardegna” è un libro che parla al cuore, sussurra alla mente e stuzzica il palato. Un libro che ti svuota e poi ti riempie, un libro che parla di vita, di dolore che si trasforma in gioia di vivere. L’opera di uno scrittore con la capacità di raccontare i sentimenti e gli stati d’animo arrivando fino alla settima porta del cuore. Uno spaccato di vita, di storia e d’Italia che merita di essere letto. 

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