TURESI PRESENTI ALL’EUROCHOCOLATE
Ed eccola lì Perugia la dolce, la bella, la profumata. Il viaggio di andata da Turi in Umbria è stato tutto sommato tranquillo. Ma ora sono sul posto. Sono nella città dove il cioccolato per una settimana è più importante del sindaco. Tutto gira intorno al cioccolato. Gli spaghetti sono al cioccolato. I secondi piatti si tingono di cioccolato. La città è pronta ad assorbire un mare di persone provenienti da tutta Italia. “ Comunque – pensa ad alta voce Franco Palmisano- ha fatto bene il collega e amico Gennaro, che è venuto con l’aereo. Noi invece… otto ore in pullman … mi sono venuti dei dolori di schiena… Meglio sarebbe stato allungare di un giorno la permanenza nella città umbra, con relativo pernottamento, che avrebbe reso meno stanchevole il viaggio”. Detto dei piccoli grandi problemi che hanno accompagnato i turesi in gita, Franco è pronto a raccontare come si è svolto il giro degli stand allestiti lungo le strade di Perugia, con una capatina presso quello che è considerato il simbolo della città: la Fontana Maggiore. E via, stand dopo stand, osservare e fotografare sculture di cioccolato. Ma fino a quando si può resistere a tanta dolcezza? E così il gruppo turese assaggia la bontà del cioccolato perugino. Tutto questo fra gente di ogni ceto in una giornata assolata e calda, cercando di fare proprie le sensazioni, le facce, i sorrisi. Il tempo passa velocemente. Sono le 17. Via di corsa all’appuntamento con il pullman che li riporterà alle loro case. “Che dire – Franco Palmisano azzarda un giudizio sulla gita del cioccolato-tranne il viaggio in pullman, il pullman rumoroso e il ritardo inspiegabile alla partenza da Perugia a Turi, è stato tutto bello. Come ce lo aspettavamo. Anzi di più”. Stanchi ma addolciti si arriva alle 2 a Turi. Subito a letto. Domani c’è il lavoro che li aspetta… “Ma io – dice Franco – ero proprio sfinito. Presi un giorno di ferie”. Alla faccia della Perugina…