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Politica

“Il capo sono io”

Il consigliere Paolo Tundo

“Berlusconi ha voluto uomini di fiducia”. Dopo lo sfogo di Angelo Palmisano, il consigliere e coordinatore di Forza Italia Paolo Tundo decide di rispondere: “Francamente mi rattrista tantissimo leggere su La Voce del Paese quanto dichiarato da Angelo Palmisano” ci confessa. “Lui sa benissimo che quando c’è stata la questione di ‘Oltre con Fitto’, la situazione a livello provinciale era stata momentaneamente azzerata, anche a Turi. Poi Berlusconi, come è giusto che sia, ha voluto rinnovare i coordinamenti nei vari comuni, mettendone a capo uomini di fiducia”.
E Angelo Palmisano non poteva essere un uomo di fiducia? Probabilmente no secondo Tundo, perché “in una fase iniziale, la sua scelta non era chiara. Nulla togliere alla sua persona, ma questa incertezza iniziale ha comportato l’azzeramento di tutto il coordinamento locale. Riguardo il coordinatore, posso dire che erano stati fatti altri nomi per Turi. Addirittura il mio nome veniva dopo quello di altre tre persone, e tra queste Angelo Palmisano non c’era. Quindi dai piani alti non erano intenzionati a riconfermare il suo ruolo, sia per scelte regionali che nazionali. A quel punto, ho preferito essere io il capogruppo ed ho accettato questo incarico con grande entusiasmo, per cercare di unificare il centrodestra su Turi. Questo è il mio compito. Ci voleva una persona di equilibrio, di grande maturità intellettuale, di grande esperienza, che mettesse il personalismo da parte. Cosa che non ha fatto Palmisano”.
È ora che Paolo Tundo si ritiri? Abbiamo chiesto al coordinatore di Forza Italia come commenta l’affermazione di Palmisano che lo vedrebbe meglio in pensione politica. “È un problema suo che a me non riguarda – ci risponde seccamente. – Io sono il coordinatore, ho il mandato di costruire, sono io il suo capo, per il momento. Nessuno lo sta escludendo, anzi mi farebbe piacere che collaborasse con noi. Ho capito la sua ambizione e gli auguro che in futuro possa raggiungerla”.
“Una maggioranza litigiosa che non va avanti”. Duro è anche lo sfogo che Tundo riserva ai colleghi di maggioranza, per questioni ormai vecchie come i lavori per Via Lidl, in Piazza Venusio, l’asilo nido, nessuna progettazione per la viabilità. “È un’Amministrazione litigiosa” secondo il consigliere di opposizione. “Stanno lì tanto per stare, si punzecchiano costantemente. Solo fumo e tante chiacchiere solo per farsi vedere. Non fanno nulla perché sono litigiosi, tutti vogliono comandare, non vanno avanti perché tra di loro non c’è coesione. Siamo ad oltre un anno e mezzo e ad oggi non vedo nemmeno l’ordinaria amministrazione”.

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