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Niente Aro per Catucci. Ma non è finita…

Vito Catucci

Il 6 ottobre si sono concluse le valutazioni tecniche delle offerte presentate per concorrere al maxi appalto di gestione rifiuti nell’ambito del raggruppamento Aro 5 (ambito di raccolta ottimale), che coinvolge i comuni di Gioia del Colle (capofila), Acquaviva delle Fonti, Adelfia, Casamassima, Sammichele di Bari e Turi. Ad aggiudicarsi provvisoriamente la gara è stato un raggruppamento temporaneo di imprese formato dal Consorzio Nazionale Servizi, società cooperativa di Bologna (azienda mandataria), insieme all’impresa Cogeir Costruzioni e Gestioni srl di San Vito dei Normanni e l’impresa Del Fiume di Taranto. La ditta Catucci di Turi non ha vinto.

Il servizio fornito prevederà la raccolta “porta a porta” su tutti i territori interessati (una novità per Turi), ponendosi come obiettivo il 70% di raccolta differenziata, con tariffa puntuale e premialità sia per gli utenti che per gli operai virtuosi. È proprio il caso di dire che, con l’inizio del 2016, cambierà la storia dello smaltimento dei rifiuti.

Fonti certe ci dicono che al comune di Turi non sia arrivata ancora alcuna comunicazione ufficiale, né al sindaco, né al consigliere Palmisano. Quest’ultimo, raggiunto telefonicamente, ha commentato così la notizia sull’appalto aggiudicato provvisoriamente: «Ci dispiace che non abbiamo Catucci!».

Consigliere, l’Amministrazione comunale prevede di coinvolgerlo in qualche altra iniziativa? – gli domandiamo. «Certo – risponde deciso – lo coinvolgeremo ogni volta che metteremo in gara quei servizi che la ditta può espletare e ogni qualvolta si parlerà di ambiente. Catucci rimane comunque un’istituzione a Turi per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti e la raccolta differenziata. Con lui abbiamo raggiunto dei bei risultati ed è un peccato che non possiamo continuare questo progetto insieme. Poi chissà…».

Nel frattempo, durante un incontro avvenuto giovedì mattina, 8 ottobre, tra il consigliere Palmisano e il dott. Campobasso, responsabile dell’Ufficio Ambiente della Regione, si è appresa la notizia, seppur in maniera ufficiosa, dell’ammissione del Comune di Turi al finanziamento per la pulizia delle discariche abusive e dei detriti su strada, rifiuti e soprattutto amianto.

«Per me è stato un Natale anticipato, sia in quanto consigliere all’ambiente, sia in quanto amante del territorio» ci spiega Palmisano. Ora, «con gli uffici dobbiamo quantificare gli interventi, perché nel tempo intercorso dalle segnalazioni fatte ad oggi, le discariche sono aumentate sia in volume che in numero».«Ringrazio inoltre l’assessore Pedone che si è speso tantissimo insieme alla Polizia Municipale per raggiungere questo obiettivo».

L’importo del finanziamento sarà di 52mila euro, di cui 31mila erogati dalla Regione. I restanti 21mila saranno garantiti dal Comune di Turi.

LE DITTE PARTECIPANTI
AL MEGA-APPALTO RIFIUTI

1) Rti (Raggruppamento temporaneo d’impresa) tra l’Impresa Sangalli Giancarlo & srl di Monza e la Avr spa di Roma;
2) Ati (Associazione temporanea d’impresa) tra la Econord spa di Varese, la Tradeco srl di Altamura (Ba) e la Gesenu di Perugia; (La Tradeco si è già aggiudicata l’appalto dell’Aro 6 con Putignano comune capofila);
3) Costituendo Rti tra Consorzio nazionale servizi soc coop di Bologna, Cogeir costruzioni e gestioni srl di San Vito dei Normanni (Br), Impresa del Fiume spa di Taranto (VINCITORE PROVVISORIO);
4) Ecologia Falzarano srl di Airola (Bn);
5) Ati tra le ditte Camassambiente spa di Bari; Catucci srl di Turi (Ba); Pontrelli Ambientecologia srl di Capurso (Ba);
6) Linea gestioni srl di Crema (Cr);
7) Ati tra la Teknoservice srl di Piossasco (To) che opera a Polignano con sedi in Calabria, la Azienda servizi vari spa di Bitonto (Ba) e la Raccolio srl spa di Bari.

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