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Cultura

Inaugurata la Scuola “San Giovanni Bosco”

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Non più Padiglione D. Da quest’anno, “Scuola dell’Infanzia San Giovanni Bosco”.
È stata intitolata al grande sacerdote, pedagogista ed educatore ottocentesco il plesso che fino a pochi anni fa costituiva l’area amministrativa dell’Istituto Comprensivo “Resta – De Donato Giannini” di Turi.
Una cerimonia in grande stile, organizzata per il taglio del nastro inaugurale, lunedì 28 settembre, ed ha abbracciato il passato, il presente ed il futuro della Scuola dell’Infanzia.
A dare il benvenuto ai presenti, l’Assessore alle politiche scolastiche e docente, Giusy Caldararo, che ha accolto alunni, genitori e personalità politiche e scolastiche che in questi anni si sono succedute all’interno della scuola turese ed hanno segnato la storia del “San Giovanni Bosco”.
Un momento che racchiude l’impegno e la volontà di tanti, coronato dalle note della Banda Musicale Cittadina “Don Giovanni Cipriani” che ha accompagnato i diversi momenti della cerimonia.
Tanti i grembiulini, bianchi e azzurri, a seguire il ritmo della musica e applaudire le parole di coloro che hanno espresso i loro auguri per il risultato raggiunto.
È Don Ciccio Aversa a benedire bambini, genitori ed insegnanti che abitano e vivono già da pochi giorni il nuovo ambiente scolastico, “affinchè sia sempre sereno e sano, e terrone nel quale possa crescere l’intelligenza di ogni fanciullo”.  
“Oggi possiamo vedere il risultato di una buona scuola e della buona politica che ha saputo investire nella scuola, fatta di ambienti sani e sicuri, con buoni docenti, per forgiare la materia migliore e segnare la mente degli studenti”. Queste aule saranno “ottime e sicure palestre per i bambini”, volte a vivere in assenza di pericoli per una corretta educazione. Ma “ragazzi, rispettate la struttura, perchè appartiene ad ognuno di noi” – ha proseguito la Dirigente Scolastica, prof. Patrizia Savino.
“Oggi è un momento positivo per noi, per Turi – ha preso la parola il Sindaco, Menino Coppi. “Questo risultato è il merito di una precedente amministrazione, che ha fatto una giusta scelta” – ha aggiunto – “noi abbiamo chiuso la procedura, con il grande lavoro dell’Assessore Caldararo e Camposeo”. Una scuola che nasce dalle ceneri di un’altra scuola, è il San Giovanni Bosco, un risultato ed un’azione che va inseguita anche in altri ambiti e circostanze. “Dobbiamo cercare di recuperare gli immobili in disuso, non continuare a costruire cemento su cemento. Dobbiamo recuperare e chissà, anche abbattere cemento: ottimizzare le risorse per migliorare la collettività”.
Un pizzico di emozione è trapelata dalle parole del Senatore Michele Boccardi, al suo primo impegno con la nuova carica politica. “Questo è un esempio di buona politica, fatta di persone responsabili, a prescindere dai colori che vestono, che sanno operare per completare e realizzare un’opera avviata cinque anni fa e che si chiude in questo giorno” – ha avanzato.
Per sei anni alla cattedra di Dirigente Scolastico, il prof. Ferdinando Brienza è tornato a salutare la sua vecchia scuola, complimentandosi per il risultato ottenuto con questo progetto che ha coinvolto la sua dirigenza.
Ha ringraziato per l’invito, il Dirigente Scolastico Pino Vernì, che, durante la sua presidenza, collaborò a trovare una nuova sistemazione per le classi dell’Infanza. “Condivido sulla necessità di riqualificare i luoghi perchè sono esempi per i piccoli, per tutti, esempi di cittadinanza attiva”, ricordando gli anni in cui, durante l’amministrazione Gigantelli, fu affrontato il problema del plesso di via Ginestre.
“Ricordo gli anni della mia dirigenza” – ha aggiunto il Preside Vincenzo Tardi, riprendendo le parole di Don Ciccio. “Vi auguro serenità, necessaria per una vita scolastica migliore, che permette di diventare cittadini di un mondo migliore”.
“Crediamo nella verticalità della formazione” – ha infine aggiunto il Preside dell’Itet “Pertini- Montale”, Andrea Roncone, augurando a tutti i bambini e i docenti un buon anno scolastico, riforzando le parole del Preside Raffaele Mazzelli.
Un dono importante dalle mani di Nicola Giuliano, titolare di Giuliano Puglia Fruit, è stato consegnato alla Preside Savino e all’Istituto Turese: un defribrillatore. “Lo abbiamo acquistato con un gioco realizzato durante la scorsa Sagra della Ciliegia Ferrovia, ma mi auguro che non dobbiate mai usarlo” – ha concluso.
Quindi è stata scoperta la targa, che capeggerà all’ingresso della Scuola dell’Infanzia, momento accompagnato e seguito dalla Banda Musicale Cittadina che ha salutato tutti con “La macchina da scrivere” di Leroy Anderson, seguita dalle note del Gladiatore.

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