Il centro cittadino avrà una nuova camera di commiato
Si è chiusa il mese scorso la vicenda che ha portato alla ribalta della cronaca locale la Cappellina di San Rocco. Il braccio di ferro tra il consigliere Leo Spada e don Giovanni Amodio si è risolto con l’intervento della ASL, il cui ufficio Servizio di Igiene e Sanità Pubblica ha disposto, con una nota giunta al Comune di Turi lo scorso 7 agosto, che “non vengano più effettuate attività riconducibili a camera di commiato”.
«La Cappellina – continua a ribadire Spada – è un bene di tutti i cittadini. Il Comune l’ha ristrutturata affinché venisse valorizzata per quello che è: un bene di inestimabile valore culturale e religioso per la nostra comunità». E il segno di questa nuova rotta, si è avuto proprio durante la recente festa patronale, come lo stesso consigliere ci racconta: «Abbiamo tenuto aperta la Cappellina durante i festeggiamenti di Sant’Oronzo. Cosa che non era mai stata fatta. Vi posso assicurare che un gran numero di visitatori l’hanno ammirata e apprezzata, sia da un punto di vista religioso che artistico». E sottolinea, con un velo di orgoglio, che ha avuto ragione: «Tutto questo andava fatto. Ma ora bisogna andare avanti».
E l’andare avanti vuole dire ora per Spada individuare una struttura comunale che possa fornire alla cittadinanza un più adeguato e consono servizio di camera di commiato, che si trovi in una posizione centrale, vicina alle principali chiese e che sia dotata di tutti quei servizi che, invece, non erano presenti nella Cappellina di San Rocco. Una delle opzioni più probabili, come ci conferma lo stesso consigliere, potrebbe essere la struttura che si trova in via Giuseppe del Re, alle spalle dell’ingresso del Chiostro dei Francescani (la strada parallela ndr).
Se l’Amministrazione comunale dovesse accettare la proposta di Spada, il locale andrebbe ristrutturato e reso agibile. La sua accessibilità potrebbe essere possibile previo versamento di un compenso minimo, che servirebbe a coprire le spese delle utenze essenziali e della pulizia e manutenzione dell’immobile, oppure gratuita.
«L’obiettivo – spiega il capogruppo di maggioranza – è riuscire a fare in modo che la struttura, dopo essere stata ristrutturata e resa agibile, si autogestisca. I presupposti ci sono. Inoltre, il locale è piuttosto ampio e credo che per quel tipo di servizio (camera di commiato ndr) sia assolutamente idoneo».
Nel frattempo, anche la camera mortuaria del cimitero comunale potrebbe essere adibita a camera di commiato. L’unico neo di questo immobile è la distanza, che tende a scoraggiare i cittadini. Eppure, prosegue Spada, chi ne necessita, può farne richiesta. Dietro la camera mortuaria, inoltre, è presente un altro locale, dove un tempo venivano effettuate le autopsie. E di fianco al cimitero c’è una chiesetta. Nel cimitero, dunque, «sono presenti tutti i servizi per poter svolgere un rito funebre, dalla liturgia in chiesa all’ultimo saluto».
E così rassicura gli animi di chi ha vissuto con un occhio critico e polemico quanto stava avvenendo riguardo la Cappellina di San Rocco: «Le prospettive di un vero servizio alla cittadinanza ci sono e noi le forniremo».