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Scuola: parte il conto alla rovescia

La scuola si prepara ad accogliere i suoi alunni

I giorni che precedono l’avvio della prima campanella, si sa, sono ricchi di fermento. Attese e ansie dei geniori si mescolano con la mole di attività e di programmi da definire e organizzare. Quindici giorni di lavoro, di andirivieni e di cambiamenti, tutti finalizzati a rendere la scuola, nella sua struttura e nella sua organizzazione, pronta ad accogliere l’esercito degli studenti.

Passeggiando attorno all’Istituto Comprensivo “Resta – De Donato Giannini” si può respirare l’aria dell’attesa, della concitazione, del fermento. Operai all’opera per potare e sistemare gli spazi verdi che circondano la scuola – dove purtroppo alcuni esemplari di alberi di palma sono stati vittima dell’attacco del punteruolo rosso; docenti e personale scolastico impegnati in un viavai, tra collegi, incontri e confronti con i genitori, che quotidianamente affollano l’area amministrativa dell’Istituto, nella speranza di avere informazioni certe sul futuro scolastico dei propri figli.

Tante le voci di lamentela sulla tempistica di definizioni delle sezioni e rispettive docenze. Tante anche le proteste a seguito dell’assegnazione, su modalità “stradario”, dei bambini di tre anni nei tre plessi della Scuola dell’Infanzia. Poi, ci si imbatte in famiglie che chiedono e non ricevono risposte esaustive, tornando a casa più confuse di prima.

“L’area 51 della Nasa ha meno segreti della nostra scuola. Sorteggi a 3 giorni dall’inizio della scuola, ragazzi divisi in gruppi ma senza assegnare la sezione, che a quanto pare verrà resa nota solo venerdì” – lamenta un genitore. “Ci sono paesi in Italia che le classi le hanno già fatte a fine giugno, prima della pausa estiva. Genitori meno stressati e ragazzi che hanno avuto un’estate per conoscersi prima del’inizio e libri già comprati” – rincara lo stesso, presto sostenuto da altri genitori che hanno sottolineato come tra qualche settimana i docenti lamenteranno il mancato arrivo dei libri.

Cresce così nel corso dell’ultima settimana, nei giorni che precedono il primo giorno di scuola, l’ansia dei genitori, un’angitazione che sicuramente non giova ai loro figli e alla preparazione al nuovo anno scolastico.

Ad aggravare la situazione, come ancora ci raccontano e ci fanno presenti alcune famiglie, sono le nuove tariffe applicate per la mensa scolastica. “Sono cifre ben più alte rispetto agli altri anni – ci spiega una mamma, soffermandosi sul fatto che se lo scorso anno ha pagato 50 euro mensili per il servizio mensa, quest’anno si ritrova a pagare 70 euro per figlio. “Per noi è impossibile affrontare questa spesa, è eccessiva – rincara la sua dose, continuando – quest’anno non credo di iscriverla, non possiamo proprio!” – aggiunge con un velo di rammarico.

Nel frattempo, nelle aule scolastiche, si compongono i pezzi del puzzle del nuovo anno che attende i circa 1300 studenti dell’Istituto Comprensivo, che dal 14 settembre, dalle 8.00 in punto, aprirà i suoi cancelli ad alunni e programmi.

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