Raccolta firme: ottimo risultato
Esprimiamo grande soddisfazione per la partecipazione dei cittadini turesi alla raccolta delle firme per i Referendum e per la proposta di creare un coordinamento cittadino contro i disservizi delle Ferrovie Sud Est. Studenti, precari, docenti, lavoratori del settore privato e pubblico hanno raccolto il nostro messaggio e fino a tarda serata c’è stato un sostegno ampio che vede l’impegno, in maniera matura e responsabile, di tutta la comunità turese, di tutte le forze politiche e sociali. Possiamo dire che l’iniziativa è pienamente riuscita, grazie alla centinaia di firme raccolte. La giornata di mobilitazione di oggi, dimostra che Turi è unita e coesa nell’esprimere la propria contrarietà alle controriforme di Renzi e alla pessima amministrazione delle ferrovie locali.
Per battere Renzi e il suo programma politico è necessario ritornare ad una vera e positiva funzione riformatrice. Da qui anche la necessaria valorizzazione della cultura della partecipazione dei cittadini. Questa giornata dimostra che c’è disponibilità a lottare da parte della gente ed è l’anticipazione della fine della deriva autoritaria che caratterizza questo governo.
La vera protagonista di questa iniziativa era infatti la fase di arretramento democratico dovuto alle controriforme del governo: dall’Italicum che da più potere al governo e sempre meno ai cittadini, al decreto Sblocca-Italia, che tramite le grandi opere e le trivellazioni nell’Adriatico, ha legalizzato l’opinione che si possa fare tutto ciò che il governo comanda senza che le regioni e i cittadini possano dire la loro.
Non arretreremo di un passo dalla convinzione che Il nostro petrolio si chiama mare, si chiama turismo, si chiama pesca e non possiamo permetterci il lusso di non essere protagonisti del nostro modello di sviluppo. Le grandi opere uccidono il territorio, consumano il suolo e ha anche potenziali costi sanitari molto alti. Invece di creare cattedrali nel deserto bisognerebbe rilanciare le infrastrutture esistenti; cominciando proprio dal trasporto. Le Ferrovie Sud Est sono l’emblema di questo paradosso: di un governo che si impegna a fare la tav e trascura i pendolari locali, lasciati a sè stessi in treni che ormai sono carri bestiame. Il grido di dolore che viene dai cittadini oggi non può continuare a rimanere inascoltato.
La Turi buona è tutta qui, senza distinzioni politiche e sta contribuendo affinchè l’Italia riesca ad emanciparsi da un vecchio modo di fare politica che esautora i diritti e la dignità di ogni lavoratore e lavoratrice. Credo che questa meravigliosa risposta da parte dei cittadini turesi abbia bisogno di una larga rappresentanza politica che sappia farsi portavoce dei cittadini.
La raccolta firme è stata possibile grazie ad una reale collaborazione tra la sezione turese di Sel e gli amici del neogruppo di Possibile turese, Angelo Leogrande e Nicola. Crediamo che la giornata di oggi sia stata importante anche per questo: L’unità della vera sinistra non si crea con le alchimie, con le sommatorie verticistiche, ma dalla capacità di ritrovare la simbiosi con i cittadini e dalla capacità di mobilitarli. Oggi tutto questo è stato fatto ma è importante non fermarci qui. Il prossimo week end, sabato e domenica, continueremo la raccolta delle firme. Speriamo di raggiungere anche coloro che nella scorso weekend non hanno potuto raggiungerci.
Sel Turi
Possibile Turi